Ponte sullo Stretto, Salvini assicura: “Nessuna bocciatura”

Il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini durante l'evento "Il ponte sullo Stretto. Infrastrutture e trasporti per unire l'Italia". (Frame video Mit)

MADRID. – Nessuna bocciatura, nessun dissidio con il ministero dell’Ambiente per il Ponte sulla Stretto di Messina. Lo assicura il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Matteo Salvini, secondo il quale il documento prodotto dalla commissione VIA il 15 aprile “rientra nelle attività ordinarie previste per qualsiasi progetto sottoposto a valutazione di impatto ambientale. Non rappresenta assolutamente una bocciatura del progetto”. E anzi, aggiunge, il ministero dell’ambiente ha comunicato la procedibilità dell’istanza di VIA, avanzando, giustamente, richiesta di integrazioni documentali istruttorie in linea con le procedure per opere assimilabili”.

Insomma, ribadisce il vicepremier, nuovamente interrogato sul tema in Senato in occasione del question time dal  Movimento 5 Stelle, la bontà del progetto non viene messa in discussione: progetto, peraltro, approvato all’unanimità dal Comitato tecnico scientifico composto da alcuni dei docenti universitari delle migliori università italiane; né tantomeno può essere messo in discussione l’elevatissimo livello scientifico ingegneristico degli studi condotti”.

Normale anche, secondo Salvini, che vi sia stata una richiesta di integrazioni: “per un progetto di tale complessità, per il quale la società proponente, che ha confermato l’obiettivo di aprire i cantieri entro l’estate, ha inviato circa 10mila elaborati, non può stupire che la commissione richieda approfondimenti di dettaglio. La richiesta di integrazioni nell’ambito della valutazione di impatto ambientale per progetti infrastrutturali è del tutto fisiologica. Per progetti di complessità tecnica e valore di investimento di molto inferiori rispetto al progetto del Ponte le richieste di integrazioni formulate dalla commissione VIA arrivano anche al centinaio”.

Patuanelli (M5s): Progettazione lacunosa

Una versione smentita poi in replica dal senatore pentastellato Stefano Patuanelli, che assicura: “in vent’anni da progettista ho progettato e diretto una sessantina di opere pubbliche. Posso assicurarle che le critiche e le osservazioni fatte nel contesto di analisi della valutazione d’impatto ambientale, sono osservazioni che non si vedono normalmente a progetti anche di caratura decisamente inferiore rispetto a questa, che è una imponentissima opera pubblica, di un valore economico rilevantissimo e anche di grande complessità tecnica”.

Secondo Patuanelli “la parte progettuale che oggi abbiamo davanti è una progettazione lacunosa, dove vengono richieste integrazioni su aspetti sismici che dovrebbero essere parte integrante ed immediata di un progetto serio”. D’altra parte, è la stoccata finale “lei, nel 2016, diceva che non era convinto di fare un Ponte che, le dicevano, potrebbe crollare. Quindi, evidentemente anche da parte sua vi era qualche preoccupazione”.

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