N’Dicka, sospiro di sollievo: il calciatore sta meglio. Storia e precedenti di malori in campo

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MADRID. – Sono in miglioramento le condizioni del difensore della Roma, Evan N’Dicka, ricoverato all’ospedale di Udine dopo il malore accusato in campo ieri pomeriggio, nella gara al Bluenergy Stadium contro l’Udinese. Tanto che si parla di possibili dimissioni ospedaliere già nella serata di oggi. Ma l’indiscrezione è tuttavia ancora da confermare. Per tutti, si tratta però di un grande sospiro di sollievo.

La ricostruzione: la gomitata al torace e il malore

Ma ricostruiamo i fatti: al 72’ del match che vedeva contrapposti ieri i giallorossi ai friulani per il campionato di Serie A, il calciatore si è accasciato improvvisamente a terra, lamentando un forte dolore al petto ed è stato trasportato in barella negli spogliatoi. Al momento dell’interruzione della gara, l’allenatore della Roma De Rossi è rientrato negli spogliatoi: “Fateci sapere come sta” – ha detto il tecnico – con la Roma che ha chiesto immediatamente di non giocare. I suoi compagni di squadra erano giustamente in ansia per le condizioni del ragazzo. D’accordo sia l’Udinese sia l’arbitro Pairetto che, dopo pochi minuti, ha definitivamente rinviato la partita a data da destinarsi.

Sono stati momenti di terrore e paura, quelli vissuti a Udine. Fino alle notizie rassicuranti di ieri sera, quando il calciatore, dopo il trasferimento in ospedale, è stato sottoposto agli accertamenti necessari per comprendere il suo reale stato di salute. Dalle analisi fatte, emergerebbe che non si sia trattato di infarto, come erroneamente annunciato in un primo momento. L’ipotesi più accreditata è che i problemi occorsi al giocatore giallorosso siano stati causati da una compressione polmonare, evidenziata da una Tac e dovuta a un duro colpo subito durante il gioco, procuratogli dall’attaccante avversario Lucca.

Nelle prossime ore, ci saranno aggiornamenti sulle possibili dimissioni e il rientro del calciatore nella Capitale. A commento dell’episodio di Udine, vale la pena sottolineare il pronto intervento dei sanitari, coadiuvati da un’adeguata organizzazione medica, pronta ad accogliere immediatamente il calciatore vittima del malore sul campo.

Episodi di malori in campo: i precedenti di Eriksen, Manfredonia ed altri

L’episodio che ha visto protagonista N’Dicka fa tornare alla memoria tanti altri episodi che hanno riguardato malori in campo occorsi a calciatori di alto livello, nel corso delle partite. Come quelli a Christian Eriksen o a Lionello Manfredonia. Recentemente ha fatto molto scalpore la storia proprio di Eriksen, allora centrocampista dell’Inter che, durante una gara dell’Europeo 2021, si accasciò a terra improvvisamente: fu arresto cardiaco che, per interminabili momenti, fece temere per la vita del calciatore, che poi si riprese, tanto da continuare la sua attività agonistica.

Cosa che non accadde allo sfortunato Lionello Manfredonia, calciatore della Roma, che subì un arresto cardiaco nel 1989, durante un Bologna-Roma allo stadio Dall’Ara. In quell’occasione, fu provvidenziale l’intervento del medico sociale romanista, Ernesto Alicicco, e dei suoi collaboratori, che rianimarono Manfredonia praticandogli il massaggio cardiaco e la defibrillazione. Trasportato d’urgenza all’Ospedale Maggiore di Bologna, Manfredonia si risvegliò dal coma due giorni dopo. Nonostante la sua volontà di tornare a giocare, l’Istituto di Medicina e Scienza per lo Sport del CONI non gli concesse l’idoneità. Il ragazzo scelse pertanto di ritirarsi nella primavera del 1990.

I drammi di Curi e Morosini. E quello recente di Mattia Giani

A differenza delle vicende più tragiche, N’Dicka fortunatamente è rimasto cosciente, e questo ha almeno allontanato il ricordo dei drammi in diretta di Renato Curi e Piermario Morosini, i giocatori del Perugia e del Livorno che hanno perso la vita dopo choccanti malori in campo, nel 1977 e il 14 aprile del 2012, esattamente 12 anni fa.

Inutile sottolineare che ieri è tornata la paura legata ad ognuno di questi tragici ricordi, ultimo quello indimenticabile di Davide Astori. Fino all’ultimo, in ordine di tempo, occorso ieri a Mattia Giani, classe ’98, dilettante toscano, a Campi Bisenzio, nel match di Eccellenza fra Lanciotto e Castelfiorentino. Il calciatore ha avuto un malore sul campo, all’improvviso. I soccorsi sono stati pronti, con il massaggio cardiaco e la corsa in ospedale. Poi, la notte di angoscia, prima della triste notizia di stamattina, con il ragazzo che purtroppo non ce l’ha fatta.

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