Medio Oriente, Teheran: “L’Occidente apprezzi la nostra moderazione”

Sistemi antimissili israeliani in azione nella notte.
Sistemi antimissili israeliani in azione nella notte. EPA/ABIR SULTAN

MADRID. – Secondo quanto si apprende, dovrebbe tenersi oggi una nuova riunione del gabinetto di guerra israeliano, dopo che quello tenutosi nella serata di ieri non avrebbe preso alcuna decisione concreta sulla reazione all’attacco iraniano. Da parte sua, il portavoce della diplomazia iraniana, Nasser Kanani, ha auspicato questa mattina che i paesi occidentali “apprezzino la moderazione dell’Iran” nei confronti dello Stato ebraico, “invece di muovere accuse”.

Teheran continua dunque a sottolineare che la sua offensiva, in risposta all’attacco compiuto da Israele contro la sede consolare di Damasco, sia stata di portata “limitata e circoscritta”, come del resto era stato notificato in anticipo tanto agli alti paesi della regione che agli stessi Stati Uniti. “Non stiamo cercando di prendere di mira il personale e le basi statunitensi nella regione. Non abbiamo mai sostenuto un aumento del livello di tensione nella regione”, ha affermato ieri il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir Abdollahian.

Intanto, all’Onu, Israele ha chiesto il varo di una serie di nuove sanzioni contro l’Iran. Il rappresentante dello Stato ebraico alle Nazioni Unite, Gilad Erdan, ha esortato il Consiglio di sicurezza a “imporre tutte le possibili sanzioni all’Iran prima che sia troppo tardi” e a “condannare l’Iran per il suo terrorismo”.

La risposta è giunta a breve volgere dal rappresentante di Teheran al Palazzo di vetro, Amir Saeid Iravani, il quale ha affermato che la repubblica islamica starebbe esercitando il suo “diritto intrinseco all’autodifesa” e “non ha avuto altra scelta” se non quella di agire dopo l’azione compiuta da Israele a Domasco. Anche Iravani ha insistito sul fatto che il suo Paese “non cerca un’escalation o una guerra”, ma risponderà a qualsiasi “minaccia o aggressione”.

Evitare una “escalation”

Da parte sua, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha invitato i membri dell’Assemblea a non aggravare ulteriormente la tensione con ritorsioni contro l’Iran. “È ora di fare un passo indietro dal baratro”, ha detto Guterres. “Né la regione né il mondo possono permettersi più guerre”. Intanto, si moltiplicano gli appelli della politica internazionale affinché sia fatto il possibile per evitare una “escalation” da parte di Israele.

Dopo Stati Uniti, Francia e Gran Bretagna, anche la Germania si è espressa in tal senso. “Il modo in cui Israele è riuscito, insieme ai partner internazionali e a coloro che sono sul campo, a respingere questo attacco è davvero impressionante. È un successo che forse non dovremmo sprecare, da qui il nostro consiglio di contribuire alla riduzione della tensione”, ha affermato il primo ministro tedesco Olaf Scholz durante una conferenza nel corso della sua visita in Cina.

Macron: “L’attacco dell’Iran è stato sproporzionato”

Sempre questa mattina ha parlato anche il presidente francese Emmanuel Macron, per il quale “l’attacco dell’Iran a Israele è stato sproporzionato” in quanto “Invece di colpire gli interessi israeliani al di fuori di Israele”, le forze di Teheran “hanno cercato Israele sul suo territorio dal loro suolo, il che è una novità”. Per Macron, tale dinamica bellica rappresenterebbe dunque “un cambiamento, una profonda rottura. Ecco perché ciò che si verificato è molto pericoloso in termini di una possibile reazione”.

Da qui l’invito al Tel Aviv a “evitare un’escalation”. “Dobbiamo evitare che, in ogni fase, venga superata una soglia, e possiamo vedere chiaramente che, oggi, ci troviamo in una situazione molto grave”, ha aggiunto Macron, il quale è inoltre tornato a chiedere un cessate il fuoco a Gaza” e l’immediata ripresa delle operazioni su supporto umanitario.

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