Ucraina, Kiev ammette: “La situazione a Oriente è tesa”

Pompieri ucraini all'opera nel riscattare i feriti dagli edifici bombardati dai missili russi. (ANSA)

MADRID. – La situazione sul fronte orientale è “tesa”. Così ieri il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov, il quale ha ammesso le difficoltà degli uomini che tengono la linea difensiva sul saliente di Chassiv Yar, la città che di fatto rappresenta l’accesso a Kramatorsk, la cui eventuale caduta nelle mani dei russi costituirebbe un grave colpo per la campagna di Kiev. Le forze di Mosca, ha sottolineato il rappresentante dell’esecutivo, sono decisamente in superiorità numerica e la conquista totale di Chassiv Yar è una prospettiva più che concreta.

Del resto, le unità russe già si sono impadronite di vaste aree della periferia di questo centro di medie dimensioni, nell’oblast di Donetsk, che prima del conflitto contava circa 14mila abitanti. Secondo il comandante in capo delle forze armate ucraine Oleksandr Syrsky, il Cremlino avrebbe impartito ai propri generali la direttiva di debellare ogni resistenza in questa località entro il 9 maggio per poter celebrare la vittoria nel giorno in cui la Federazione celebra la sconfitta della Germania nazista.

Syrsky ha comunque sottolineato che l’intenzione al momento è quella di mantenere la posizione, senza nemmeno accennare, come successo in situazioni apparentemente analoghe in passato, a una eventuale ritirata strategica. Al contrario, alle truppe impegnate a Chassiv Yar, ha spiegato, sono state inviate armi aggiuntive. “Sono state adottate misure per rafforzare in modo significativo le brigate con munizioni, droni e attrezzature per la guerra elettronica”, ha scritto il comandante in capo su Facebook, affermando di aver visitato le unità interessate. Anche Syrsky ha comunque ammesso che nel quadrante la situazione è “notevolmente peggiorata”.

L’offensiva russa

Tornando a Umerov, il ministro ha aggiunto inoltre che le truppe russe stanno attualmente tentando uno sfondamento “a ovest di Bakhmut”, la città conquistata nel maggio 2023 dopo una battaglia particolarmente sanguinosa e distruttiva. Questa offensiva avviene in un momento molto delicato per l’esercito ucraino, in forte crisi di personale militare, e che ha appena varato una nuova legge per la mobilitazione che ha creato ampie sacche di scontento in quanto non ha previsto la smobilitazione di quanti si trovano al fronte ormai da due anni.

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