L’Ine conferma: inflazione a marzo è stata del 3,2 per cento

Immagine freepik

MADRID – Responsabile l’aumento della bolletta elettrica, dopo che l’Iva del 10 per cento è tornata al 21 per cento a marzo. L’Istituto Nazionale di Statistica (Ine) ha confermato quanto aveva reso noto due settimane fa: l’inflazione a marzo è stata del 3,2 per cento su base annua. È cresciuta di quattro decimi dal mese di febbraio.

Il costo della vita sarebbe stato maggiore se i prezzi degli alimenti non fossero scesi di un punto: al 4,3 per cento. È il tasso più basso registrato negli ultimi due anni.

L’Ine ha confermato anche la riduzione dell’“inflazione core”, quella che esclude energia e alimenti elaborati. Questa, a marzo, si sarebbe attestata al 3,3 per cento. Il suo livello non era stato così basso dal 2020

Gli alimenti e le bevande analcoliche, stando all’Ine, avrebbero moderato il ritmo di incremento dei prezzi, controbilanciando l’aumento della bolletta elettrica e dei carburanti.

Tra i vari componenti del paniere è il prezzo dell’olio d’oliva quello che più è aumentato (è un 70 per cento più costoso dello scorso anno). Seguono i succhi di frutta (16,9 per cento), le patate (10 per cento), il cioccolato (9 per cento) e la frutta fresca (9 per cento). In aumento anche i prezzi della carne ovina, del pesce e dei prodotti dolciari. In “territorio negativo”, invece, legumi, verdure, alimenti per l’infanzia e i latticini.

Sono sette le comunità autonome che hanno registrato un’inflazione superiore alla media nazionale: Estremadura ( 3,6 per cento), Isole Canarie (3,5 per cento), Galizia (3,5 per cento), Navarra (3,4 per cento), Castiglia-La Mancia (3,3 per cento), Comunità Valenciana (3,3 per cento) e Murcia (3,3 per cento).

Le regioni più virtuose sono state La Rioja e Cantabria. Entrambe hanno registrato un’inflazione del 3 per cento su base annua.

Il Ministero dell’Economia, con un comunicato, ha ribadito che i dati resi noti dall’Ine mostrano la capacità del Paese di “conciliare la più alta crescita economica tra i principali paesi dell’eurozona con una moderazione dei prezzi e il mantenimento del sostegno ai più vulnerabili”. Ha messo in evidenza che “il potere d’acquisto delle famiglie e la competitività delle imprese spagnole continuano a migliorare”.

Redazione Madrid

Lascia un commento