Suviana, salgono a 5 le vittime. Zaia: “Perdita Stella al Merito Scandellari è notizia triste”

Bargi - Suviana: Squadre di Vigili del Fuoco alla ricerca dei dispersi. (foto IPP/vvff Bargi - Suviana 11/07/2024 )

MADRID. – Salgono a cinque le vittime dell’incidente che ha coinvolto la centrale idroelettrica a Bargi, nel comune di Camugnano, presso il bacino artificiale di Suviana. Nella giornata odierna è stata ritrovata la quinta vittima, come annunciato dalle squadre di soccorso, e identificata la quarta: si tratta di Adriano Scandellari, lavoratore specializzato di 57 anni nato a Padova, premiato l’anno scorso con la Stella al Merito del Lavoro dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. 

A commentare la notizia del ritrovamento del corpo di Scandellari il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia: “È una notizia tristissima che apprendiamo con immenso dolore, con lo stesso sentimento di sgomento che viviamo per tutti gli altri lavoratori deceduti e gli altri dispersi in questa immane tragedia. In questo momento ci stringiamo alla sua famiglia e a quelle degli altri Caduti ed esprimiamo tutta la nostra vicinanza. Sono certo di esprimere il cordoglio di tutti i Veneti. Scandellari, con il suo sacrificio, ha onorato fino in fondo, fino all’estremo, la Stella al Merito del Lavoro che ha ricevuto l’anno scorso dal Presidente ella Repubblica Mattarella. Il Veneto non lo dimenticherà”. 

E ha continuato dichiarando che “per il Veneto, colpito in prima persona dalla tragedia, questi giorni sono molto tristi. Continuiamo a seguire con apprensione le condizioni anche dei feriti, tra i quali c’è il veneziano Sandro Busetto, ricoverato grave in rianimazione. Facciamo tutti il tifo per lui e per gli altri degenti. Siamo loro vicini nella battaglia per ritornare presto tra le braccia dei lor cari. Un pensiero di gratitudine lo rinnovo anche per gli eroici soccorritori”. 

Sulla situazione è intervenuto anche il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, in diretta a ReStart su Rai 3, parlando degli accertamenti in corso sugli appalti della centrale. “Appalti e subappalti? Prima di puntare l’indice su qualcuno c’è il tema di un modello da verificare – ha affermato Bonaccini – C’è un continuo accadimento di fatti tragici che nel 2024 non dovrebbero mai accadere. Quindi credo che vada fatta una valutazione seria. Mi verrebbe da dire ai partiti di mettere da parte le differenze e provare a capire che quella degli infortuni e dei morti sul lavoro è una vera emergenza nazionale”. 

L’invito del presidente dell’Emilia-Romagna è stato di aprire una discussione seria sul tema, che coinvolga tutte le parti politiche. E sulla possibilità dell’eventuale trasferimento alle Regioni della sicurezza delle centrali idroelettriche, Bonaccini ha sottolineato il rischio di discussioni surreali: “Si apra un dibattito serio tra il governo, le parti sociali e le istituzioni locali. Poi discuteremo del resto. Altrimenti discutiamo di robe che non servono davvero a niente”.

Si accendono intanto le polemiche politiche, mentre i sindacati in sciopero chiedono maggiore sicurezza sui luoghi di lavoro, soprattutto a Bologna dove le ore di sciopero sono doppie. Da una parte Maurizio Landini, segretario generale della CGIL, che ad Agorà su Rai 3 esorta: “Quelli che sono al governo e in Parlamento facciano il loro dovere, cambino quelle leggi balorde che sono state fatte. Si provino a mettere un’ora al giorno nei panni di chi deve lavorare. Non lo fanno mai”. 

A rispondergli Licia Ronzulli, vicepresidente del Senato e senatrice di Forza Italia, che afferma: “Voglio sottolineare la solita attività di sciacallaggio da parte di Landini, che sciopera quando ci sono ancora dispersi da cercare e corpi da recuperare. Di fronte al cordoglio che tutti hanno espresso e al dolore delle famiglie delle vittime, cosa fanno? Scioperano perché tra il 15 e il 16 ci sono i congressi dei sindacati e siccome devono essere elette le Rsu hanno bisogno di qualche tessera in più. Questa campagna elettorale dei sindacati, che sono in servizio permanente 365 giorni l’anno, a poche ore dalla morte di queste persone, è assurda”. 

La Ronzulli, tuttavia, ha sottolineato quanto “uscire di casa e non tornare più, semplicemente perché si è fatto il proprio dovere sul posto di lavoro è una tragedia impensabile”, assicurando poi che sulla questione “il governo è già intervenuto aggiungendo 1.600 ispettori del lavoro a quelli che c’erano e raddoppiando a 1 miliardo e mezzo di euro i fondi Inail per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e per la prevenzione. Abbiamo rafforzato il regime sanzionatorio, reintroducendo il reato penale per la somministrazione abusiva di lavoro, e introdotto una misura che gli stessi sindacati chiedevano da anni, la patente a punti”.

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