Sánchez: “La Spagna è pronta a riconoscere lo Stato Palestinese”

Pedro Sánchez

MADRID – La creazione di uno Stato palestinese per raggiungere la pace in Medio Oriente. Governo e Opposizione sono d’accordo, ma con marcate differenze emerse nella Camera dei deputati durante la sessione di ‘question time’ al Governo.

“La Spagna è pronta a riconoscere la Palestina”, ha assicurato il presidente del Governo, Pedro Sánchez. Il Paese, per il capo del Governo, dovrebbe riconoscere lo Stato palestinese per due ragioni essenziali. La prima, perché “è la cosa giusta da fare” ed “è richiesta dalla maggioranza sociale”. La seconda, perché “la comunità internazionale non potrà aiutare lo Stato Palestinese se non ne riconosce l’esistenza”.

È questa la ragione per la quale, ha spiegato il presidente Sánchez, si accinge ad iniziare un “tour” che lo porterà in Polonia, Norvegia e Irlanda, e poi in  Slovenia prima della riunione straordinaria del Consiglio Europeo a Bruxelles che si terrà il 17 e il 18 aprile. Lo accompagnerà il ministro degli Esteri, José Manuela Albares.

Il “tour” ha l’obiettivo di sensibilizzare l’Europa su una proposta che, ha assicurato il capo del Governo, riceve sempre più consensi. Cresce nel presidente Sánchez la convinzione che unicamente con due Stati, quello d’Israele e quello Palestinese, si possa costruire una pace duratura e assicurare la sicurezza della regione.

La Spagna ha ripetutamente chiesto il “cessate il fuoco”, l’apertura di corridoi umanitari, una conferenza internazionale di pace e la creazione di due Stati. Il presidente Sánchez ha affermato che cresce l’adesione alla proposta spagnola. E illustrato lo scenario geopolitico europeo, caratterizzato da instabilità e conflitti: dalla guerra in Ucraina allo Sahel, regione violenta nella quale si stanno verificando colpi di Stato.

Dopo il presidente del Governo è intervenuto il leader dell’Opposizione, Alberto Núñez Feijóo. Il presidente dei conservatori, come il capo del Governo, ha difeso la tesi dei due Stati come soluzione ad un conflitto che da decenni crea tensioni in una regione dagli equilibri difficili. Ma ha accusato il presidente Sánchez di “arroganza” nel proporre il riconoscimento unilaterale dello Stato Palestinese. Ha invitato ad abbandonare la ”superbia” e “di credere che una sola persona possa risolvere un conflitto vecchio 80 anni in un mese”. Ha aggiunto che il “come” e il “quando” sono importanti. E  difeso che la soluzione sia il risultato di un processo negoziale sostenuto da una “massa critica costituita da più Paesi”.

Redazione Madrid

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