Urso, Le Maire, Habeck: politica industriale Ue affronti competitività

MADRID. – Promuovere una crescita sostenibile e inclusiva in Europa per affrontare le sfide attuali e future, puntando sull’innovazione, sulla competitività e sulla transizione verso un’economia verde e digitale: un approccio integrato che mira a garantire che l’Ue mantenga la sua posizione di leadership tecnologica e economica nel panorama mondiale.

È la sintesi della dichiarazione congiunta adottata dai ministri dell’Economia di Francia e Germania e di Adolfo Urso, ministro per le Imprese e il made in Itay, al termine della riunione trilaterale Italia-Francia- Germania sulla politica industriale europea sulle strategie per promuovere la crescita economica sostenibile in Europa, focalizzandosi sulle tecnologie verdi e digitali.

Bruno Le Maire, Robert Habeck e Adolfo Urso hanno sottolineato l’importanza di un’azione urgente per sfruttare appieno il potenziale delle imprese europee e affrontare sfide cruciali come il cambiamento climatico e le dipendenze strategiche. I tre ministri hanno ricordato che l’Unione Europea ha adottato un’agenda politica ambiziosa con il Green Deal, mirando a diventare il primo continente a impatto climatico zero e a rafforzare la resilienza economica, sottolineando però che questo impegno richiede un focus strategico sull’innovazione, la competitività e la leadership tecnologica, aspetti che sono stati al centro della discussione.

Una delle chiavi per sbloccare il potenziale delle imprese europee, spiega il documento finale, è la semplificazione e la riduzione degli oneri burocratici. Le Maire, Urso e Habeck hanno sottolineato la necessità di un contesto normativo stabile ed efficace, procedure amministrative semplificate e accesso facilitato ai finanziamenti europei, specialmente per le PMI. Queste misure mirano a stimolare gli investimenti, l’innovazione e la crescita economica nell’Ue.

Un altro punto chiave è l’incoraggiamento degli investimenti pubblici e privati per promuovere l’innovazione, aumentare la produttività e migliorare la competitività delle imprese europee. Questo include la realizzazione dell’Unione dei mercati dei capitali, facilitare gli aiuti di Stato, promuovere la cooperazione paneuropea per progetti di interesse comune e rafforzare i finanziamenti per le tecnologie verdi e digitali.

La transizione verso un’economia verde e digitale, infine, richiede secondo i ministri una base economica resiliente. Urso, Le Maire e Habeck hanno riconosciuto i progressi compiuti ma hanno anche sottolineato la necessità di continuare a lavorare sulla resilienza e sulla competitività globale dell’UE. Questo implica un approfondimento del mercato unico europeo, la garanzia di concorrenza effettiva, la sicurezza e l’accessibilità nel settore energetico, il potenziamento delle misure per le tecnologie chiave e una politica commerciale ambiziosa basata sull’apertura e la sostenibilità.

Secondo Urso, “in mezzo ai rischi geopolitici in rapida evoluzione, il partenariato strategico tra Italia, Francia e Germania emerge come fondamentale nel promuovere la sicurezza economica, la competitività, l’innovazione e la sostenibilità in tutta l’UE. Affermiamo il nostro fermo impegno a sostenere le piccole e medie imprese (PMI) e a semplificare i quadri normativi per stimolare la crescita nei settori verde e digitale. Inoltre, riconosciamo l’importanza fondamentale di garantire l’autonomia strategica in settori chiave, come le tecnologie verdi e il settore dell’acciaio, anche mentre affrontiamo le sfide globali, e di promuovere standard di protezione ambientale e sanitaria in coerenza con le norme e le linee guida riconosciute a livello internazionale”.

Per Le Maire, ministro dell’Economia, delle Finanze e della Sovranità Industriale e Digitale, “l’Europa ha bisogno di riscoprire la propria forza economica, la capacità di assumersi rischi e innovare e la prosperità dei suoi cittadini. Se vogliamo avere successo, dobbiamo definire urgentemente una strategia economica europea. Abbiamo inoltre confermato la necessità di garantire un quadro competitivo equo alle nostre imprese, a fronte di Cina e Stati Uniti. Sono posizioni forti che difenderemo insieme durante il prossimo mandato europeo”.

Habeck, ministro federale per gli affari economici e l’azione per il clima, si è soffermato inoltre “sulla la necessità di maggiori sinergie europee nelle nostre industrie della difesa, che a mio avviso sono cruciali”.

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