Reynders: “Vicino l’accordo per il rinnovo del Consiglio Generale della Magistratura”

Il Commissario Reynders con il ministro Bolaños e il conservatore González Pons

MADRID – Il rinnovo del Consiglio Generale della Magistratura è più vicino di quanto si possa immaginare. Mancherebbe solo il “segnale politico”. Lo ha assicurato il Commissario Europeo per la Giustizia, Didier Reynders, a un piccolo gruppo di mass-media, tra cui l’agenzia Efe che ha rilanciato la notizia.

Il Commissario Reynders, da settimane, sta mediando nei negoziati tra Governo e Partito Popolare. E ha partecipato alle riunioni in cui il ministro di Giustizia, Feliz Bolaños, e il deputato conservatore, Esteban González Pons, hanno cercato di rimuovere ostacoli e superare incomprensioni per raggiungere un accordo.

“Siamo veramente molto, molto vicini a un accordo sul rinnovo del Consiglio Generale della Magistratura – ha detto il Commissario  europeo -. Lo siamo anche su una serie di riforme necessarie nel sistema giudiziario spagnolo”

La sede del Consiglio Generale della Magistratura
La sede del Consiglio Generale della Magistratura

Reynders ha sottolineato che, a questo punto, “è solo una questione politica”. Ha spiegato che “non appena arriverà il segnale politico”, si tornerà “a una discussione a tre”.  Il Commissario ha commentato che “è necessario che i due partiti politici si parlino”.

Il rinnovo del Consiglio Generale della Magistratura sarebbe dovuto avvenire, come indica la Costituzione, circa cinque anni fa. Se ancora non lo è stato è perché i “popolari” hanno sempre trovato argomenti per temporeggiare o bloccare qualunque accordo. L’ultima volta è stato a causa dell’amnistia, il cui disegno di legge è stato approvato dalla Camera dei deputati ed ora è all’esame del Senato, dominato dai conservatori.

“È difficile per il Consiglio Generale della Magistratura raggiungere un accordo con qualcuno che, allo stesso tempo – ha rilevato a inizio marzo González Pons -, sta umiliando, sconfessando e costringendo la Corte Suprema a correggersi, rompendo la separazione dei poteri”.

Il Governo, dal canto suo, è disposto a proseguire i colloqui e chiudere al più presto la partita. Il mancato rinnovo del Consiglio Generale della Magistratura rappresenta un’anomalia. Lo stallo, che si prolunga ormai da cinque anni, ha reso impossibile sostituire lo staff di magistrati andati in pensione o deceduti. Ciò ha provocato notevoli ritardi nelle sentenze. 

Redazione Madrid

Lascia un commento