Medio Oriente, altri 59 morti a gaza. Biden: “Israele tuteli operatori umanitari”

Ancora sangue a Gaza. EPA/ALAA BADARNEH

MADRID. – Non si arresta la strage quotidiana che dallo scorso 7 ottobre insanguina la Striscia di Gaza. Secondo il ministero della Sanità dell’enclave, gestito da Hamas, solo nelle ultime 24 ore a causa degli attacchi israeliani sarebbero morti 59 palestinesi mentre 83 sarebbero rimasti feriti. Secondo tale fonte, dall’inizio della guerra almeno 32.975 palestinesi sono stati uccisi e 75.577 feriti.

Nel frattempo non si arresta l’ondata d’indignazione internazionale per l’uccisione dei sette operatori umanitari dell’organizzazione benefica World Central Kitchen (WCK). L’accaduto, che il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha definito un “tragico incidente”, sostenendo però che tali drammi “in guerra possono accadere”, ha indotto lo stesso presidente americano Joe Biden a ribadire che Israele non starebbe facendo abbastanza per proteggere gli operatori umanitari presenti nell’area.

“Questo conflitto – ha dichiarato l’inquilino della Casa Bianca – è stato uno dei peggiori degli ultimi tempi in termini di numero di operatori umanitari uccisi”. Biden si è detto quindi “indignato e affranto” per la morte dei sette e ha invitato Tel Aviv a fare piena chiarezza sull’accaduto.

Alla richiesta di un’indagine sulla strage si è unito anche il premier britannico Rishi Sunak mentre il primo ministro australiano Anthony Albanese ha espresso “rabbia e preoccupazione” per la tragedia. Dell’accaduto ha parlato anche il Papa: “Esprimo il mio profondo dolore per i volontari uccisi mentre distribuivano aiuti umanitari a Gaza ”, ha detto il pontefice durante l’udienza settimanale in Vaticano . “Prego per loro e per le loro famiglie”.

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