Cresce l’occupazione, quasi 21 milioni di iscritti alla Sicurezza Sociale

Operaio al lavoro in una foto d'archivio ANSA.

MADRID – Un vero e proprio record: 20 milioni 900 mila occupati. È il riflesso della buona salute dell’economia. Stando a quanto reso noto  dal Ministero dell’Inclusione, Previdenza Sociale e Migrazioni, a marzo il numero degli iscritti alla sicurezza sociale è aumentato di 193 mila 585 lavoratori. Ciò ha permesso di raggiungere i 20 milioni 901mila 967 occupati. Sono circa 525mila 414 lavoratori in più rispetto a un anno fa. La crescita è stata del 2,6 per cento.

Così com’è cresciuto il numero dei lavoratori occupati si è ridotto quello dei disoccupati. È diminuito di 33mila 405 persone.  Il totale dei disoccupati, a marzo, era di due milioni 727mila persone. È la cifra più bassa dal 2006.

L’asticella dei 21 milioni di occupati non è stata ancora superata. Ma la meta, ora, non pare più tanto lontano. Al contrario, ora pare a portata di mano. La ministra dell’Inclusione, Sicurezza Sociale e Migrazione, Elma Saiz, ha affermato che “in un modo o nell’altro è stata raggiunta una meta storica”. E non ha nascosto la propria soddisfazione.

Ancora una volta i settori trainanti sono stati quello alberghiero e quello della ristorazione, sensibili al flusso turistico, con un incremento di 81mila 151 nuovi impiegati. Seguono a ruota il commercio e l’istruzione. In termini generali, comunque chi più e chi meno tutti i settori hanno contribuito all’incremento dell’occupazione. In quanto alle aree di attività, quella dei servizi, con un totale di 168mila 259 nuovi iscritti alla sicurezza sociale, è stata la più virtuosa. Alle sue spalle vi sono, poi, il settore agricolo, con novemila 867 lavoratori; della costruzione, con ottomila 838 e dell’industria, con seimila 622.

Rosa Santos, direttrice della CEOE (la Confindustria spagnola), ha riconosciuto gli ottimi risultati ottenuti. Ha sottolineato che “le aziende continuano a creare posti di lavoro nonostante l’incremento dei costi di produzione e l’entità degli oneri normativi”.

La regione che più posti di lavoro hanno creato sono state Andalusia, Isole Baleari e Catalogna mentre la disoccupazione è cresciuta soprattutto nei Paesi Baschi e nella Comunità di Madrid.

“Oggi la Spagna fa storia – ha dichiarato la vicepresidente e ministra del Lavoro, Yolanda Díaz. Ha anche sottolineato che i dati che emergono dal mondo del lavoro “sono i migliori degli ultimi decenni” e assicurato che “migliorando i diritti dei lavoratori aumenta l’occupazione e si stimola l’economia”.

Redazione Madrid

Lascia un commento