Gran Bretagna, messaggio di Carlo III: “Aiutiamoci l’un l’altro”

Re Carlo registra il messaggio per Giovedì Santo (ANSA/AFP)

MADRID. – Re Carlo III, che è anche il capo onorifico della chiesa anglicana, nel suo tradizionale messaggio del Giovedì Santo della durata di oltre 4 minuti, ha rivolto al suo popolo un appello alla solidarietà e alla necessità di aiutarsi l’un l’altro nei momenti di bisogno. Era la prima volta che Carlo III appariva dopo l’annuncio della principessa Kate, che pochi giorni fa ha rivelato di avere un cancro. Nel messaggio del sovrano del Regno Unito non c’è stato nessun riferimento alla sua malattia (a Carlo III è stato diagnosticato un tumore dopo un intervento chirurgico alla prostata) né a quella di Kate.

Le immagini che accompagnavano il messaggio, registrato alcuni giorni fa, hanno mostrato Carlo III provato e pallido. Ad ogni modo il contenuto del messaggio è stato molto apprezzato dai sudditi. Nel pochi minuti del discorso Carlo III ha sottolineato la necessità di valori come il sostegno reciproco, l’umanità e la tolleranza. Un messaggio che non poteva tener conto del periodo pasquale e del ricordo di passaggi significativi della religione cristiana come la ‘Lavanda dei piedi’ e l’’Ultima Cena’. Carlo III ha ringraziato coloro che “allungano una mano amica verso il prossimo, specialmente nel momento del bisogno”, oltre a includere anche la lettura di un passaggio delle Sacre Scritture.

Il messaggio del Giovedì Santo rappresenta una consuetudine nella settimana di Pasqua da parte dei monarchi britannici, nella loro veste di capi onorifici della Chiesa cristiana anglicana. Il discorso, anticipato dalla Cara Reale, verrà letto questa sera durante la celebrazione del Giovedì Santo, che ricorda l’Ultima Cena di Gesù con gli Apostoli. La celebrazione, a cui Carlo III non parteciperà personalmente, si svolgerà nella cattedrale medievale inglese di Worcester. Nel testo del messaggio Carlo III ha ripetuto anche uno dei concetti chiave della monarchia britannica (“Sono qui per servire e non per essere servito”) e ha ribadito “l’importanza di avere cura gli uni degli altri” e il “grande beneficio” dello “spirito di servizio”.

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