Medio Oriente, lettera del Papa: “Liberare cuori da odio, violenza e vendetta”

Papa Francesco saluta i fedeli dalla sua finestra e una bandiera con la scritta "Pace"
Papa Francesco saluta i fedeli dalla sua finestra e una bandiera con la scritta "Pace". ANSA/FABIO FRUSTACI

MADRID. – Sarà una Pasqua di sangue per i cristiani in Terra Santa, visto che i combattimenti lungo la striscia di Gaza non cessano. Non lo hanno fatto per il Ramadan musulmano e non succederà con ogni probabilità nemmeno per la Risurrezione cristiana. Papa Francesco quindi ha deciso di scrivere ai cristiani di quel territorio martoriato. Una lettera breve ma sentita. 

Il Santo Padre si rivolge, “in particolare a quanti, in questi frangenti, stanno patendo più dolorosamente il dramma assurdo della guerra, ai bambini cui viene negato il futuro, a quanti sono nel pianto e nel dolore, a quanti provano angoscia e smarrimento”. Li ringrazia, perché “sapete sperare contro ogni speranza” e citando una delle parabole più celebri, quella del Buon Samaritano, Bergoglio augura loro “che il Signore Gesù versi sulle ferite del vostro corpo e della vostra anima l’olio della consolazione e il vino della speranza”. 

Ai cristiani della Terra Santa Papa Francesco ricorda il pellegrinaggio da lui compiuto dieci anni fa e cita Paolo VI, che in quelle zone fu il primo pontefice pellegrino 50 anni fa: “Il protrarsi dello stato di tensione nel Medio Oriente, senza che siano compiuti passi conclusivi verso la pace, costituisce un grave e costante pericolo, che minaccia non solo la tranquillità e la sicurezza di quelle popolazioni – e la pace del mondo intero – ma anche certi valori sommamente cari, per diversi motivi, a tanta parte dell’umanità”. 

Parole tristemente attuali pure a distanza di mezzo secolo, a testimonianza di quanti pochi passi avanti siano stati fatti da allora. L’approssimarsi del Venerdì Santo e quindi della Passione e poi della Pasqua di Resurrezione col dirompente messaggio salvifico di Cristo che vince la morte si mescolano quindi inevitabilmente con l’attualità: 

“In questi tempi oscuri, in cui sembra che le tenebre del Venerdì santo ricoprano la vostra Terra e troppe parti del mondo siano sfigurate dall’inutile follia della guerra, che è sempre e per tutti una sanguinosa sconfitta, voi siete fiaccole accese nella notte; siete semi di bene in una terra lacerata da conflitti”, scrive il Santo Padre. 

Ai cristiani in Terra Santa Bergoglio quindi rivolge una preghiera citando le Beatitudini (“gli operatori di pace”) e chiedendo la liberazione del cuore dell’uomo “dall’odio, dalla violenza e dalla vendetta”: “Fa’ che nessuno ci rubi dal cuore la speranza di rialzarci e di risorgere con te, fa’ che non ci stanchiamo di affermare la dignità di ogni uomo, senza distinzione di religione, di etnia o di nazionalità, a partire dai più fragili”. 

Non manca, in conclusione della lettera, un riferimento ai religiosi che operano in Terra Santa e all’unità con le altre confessioni cristiane, particolarmente in questo momento complicato: “Non siete soli e non vi lasceremo soli – conclude il Santo Padre – rimarremo solidali con voi attraverso la preghiera e la carità operosa. Vi porto tutti nella preghiera”.

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