Alla Farnesina la presentazione del Giro d’Italia, Tajani: “Occasione per Turismo delle Radici”

Il Ministro Antonio Tajani

MADRID. – Si è tenuta questa mattina, nella Sala dei Mosaici alla Farnesina, la presentazione del 107esimo Giro d’Italia che quest’anno partirà il 4 maggio dal Piemonte. Presenti all’evento il Presidente di Confidustria A.N.C.M.A, Mariano Roman, il quale ha voluto subito sottolineare l’importanza del comparto delle biciclette per l’economia italiana: “Rappresentiamo più di 3 miliardi di fatturato – ha detto Roman -, siamo un’industria importante dell’economia italiana. È un comparto che nel prossimo futuro prevede una forte crescita. La stessa comunità europea vede nella bicicletta un elemento fondamentale per la green transition”.

“Il Governo sta appoggiando il giro d’Italia e lo sta sentendo come proprio, perché è una grande vetrina per il nostro bellissimo paese da mostrare in tutto il mondo, con importanti ricadute sull’economia del nostro paese”, ha detto Urbano Cairo, Presidente del gruppo RCS, sottolineando il peso dell’intera industria sportiva sull’Italia, sia per quel che riguarda l’indotto diretto derivante dal Giro che i riflessi più generali sul turismo:  “Secondo una ricerca di Banca Ifis – ha affermato Cairo -, il Giro d’Italia genera circa 600 milioni di euro di indotto nei mesi successi alla manifestazione, per tutte le aziende che ruotano attorno al Giro, ma si arriva fino ad un 1mld, in termini di turismo derivante dalla visibilità ricevuta dal nostro paese con il Giro d’Italia”.

Dopo l’intervento di  Matteo Zoppa, Presidente di ICE, il quale ha ribadito quanto manifestazioni come il Giro d’Italia siano importanti per supportare le imprese italiane all’estero, ha preso infine la parola il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani che ha elencato i principali motivi per i quali un evento storico come la più importante gara ciclistica italiana e una delle più importanti al mondo debba essere motivo di orgoglio e patrimonio da preservare:

 

 

“Il Giro d’Italia è fondamentale per la visibilità che dona in tutto il mondo al nostro paese, ai suoi Borghi e alle sue città. Per noi è un appuntamento fondamentale anche come supporto alle iniziative che stiamo intraprendendo per rilanciare il turismo delle radici, quel turismo derivante dal ritorno degli italiani che vivono in altri paesi del mondo e che, grazie anche al giro, possono rivedere i propri luoghi di origine e magari tornare a farvi visita”.

Oltre al turismo delle radici, su cui il governo sta puntando molto, Tajani ha sottolineato come il Giro non sia “soltanto sport ma anche in modo per presentare e promuovere il Made in Italy, attraverso le tante aziende che ruotano attorno alla manifestazione, con le industrie che producono biciclette, abbigliamento sportivo, e tante altre produzioni di qualità che, grazie al nostro export, contribuiscono per il 40% al nostro PIL”.

Infine, il Ministro degli Esteri ha annunciato di aver affidato alla manifestazione lo strategico ruolo di ambasciatore dello sport italiano nel mondo, dopo figure sportive di primo piano come il tennista Sinner e il CT della nazionale di calcio, Luciano Spalletti: “La diplomazia dello sport – ha ricordato Tajani – è da sempre un mezzo fondamentale per la pace, e sappiamo quanto ne abbiamo bisogno in questo momento, in cui si parla solo di economia di guerra”.

“L’anno scorso – ha proseguito il Ministro –  in tutte le ambasciate d’Italia, abbiamo promosso sia la Rider Cup, sia il Giro d’Italia, con l’obiettivo di dimostrare la capacità organizzativa del nostro Paese,  di far conoscere come si svolge il Giro d’Italia”.

“Quindi – ha concluso – ci sono diverse valutazioni che ci hanno spinto, fin dall’anno scorso, a sostenere con determinazione ed entusiasmo l’idea di far diventare il Giro d’Italia un ambasciatore del nostro paese,  perché, in un momento in cui si parla di economia di guerra,  con la diplomazia dello sport, dobbiamo mandare il messaggio opposto”.

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