Ucraina, missili sulle infrastrutture. Mosca: “Ritorsione ad attacchi Kiev”

In una foto del ministero della Difesa russo, il lancio di missili 'Sarmat'
In una foto del ministero della Difesa russo, il lancio di missili 'Sarmat' . Archivio. (Ufficio stampa Ministero della Difesa Russia)

MADRID. – “Tutto questo deve finire! Tutti i responsabili saranno chiamati a risponderne”. Così su X l’alto rappresentante dell’UE per gli affari esteri, Josep Borrell, dopo il massiccio attacco russo condotto nella notte e nelle prime ore di questa mattina contro le infrastrutture – energetiche e non solo – ucraine.

Dell’operazione poco fa ha parlato anche il ministero della Difesa russo, affermando in una nota che “un massiccio attacco è stato effettuato con armi aeree, marittime, terrestri e senza pilota ad alta precisione a lungo raggio contro gli impianti energetici, il complesso militare-industriale, i nodi ferroviari, gli arsenali, i luoghi di dispiegamento delle forze armate ucraine e straniere mercenarie. Tutti gli obiettivi sono stati raggiunti”. Secondo lo Statio maggiore di Mosca, i bombardamenti rappresentano “una risposta alle recenti offensive di Kiev contro le regioni di confine”.

L’aeronautica ucraina ha affermato che la Russia ha lanciato 88 missili e 63 droni Shahed di fabbricazione iraniana. Di questi, rispettivamente 37 e 55 sono stati abbattuti, ma altri hanno colpito la diga più grande del Paese provocando blackout in diverse regioni e uccidendo almeno cinque persone. Per il ministro dell’Energia ucraino, German Galushchenko, “il nemico ha effettuato il più pesante attacco su vasta scala contro l’industria energetica ucraina degli ultimi tempi. L’obiettivo non è solo danneggiare, ma riprovare, come l’anno scorso, a causare un fallimento su larga scala nel funzionamento del sistema energetico del Paese”.

Il raid ha colpito principalmente i centri di Zaporizhia, Kharkiv, Dnipro, Khmelnytskyi, Sumy e Kryvyi Rih provocando la morte di almeno cinque persone e lasciando al buoi più di un milione di civili. Secondo Ukrenergo, i sistemi energetici di Romania, Slovacchia e Polonia stanno fornendo assistenza di emergenza per garantire il funzionamento sicuro del sistema energetico.

“Il mondo vede gli obiettivi dei terroristi russi nel modo più chiaro possibile: centrali elettriche e linee di fornitura di energia, una diga idroelettrica, normali edifici residenziali e persino un filobus” ha dichiarato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Nella notte, una delle due linee elettriche che alimentano la centrale nucleare di Zaporizhia, che si trova sulle rive del Dnepr, è stata interrotta dai bombardamenti. Gli attacchi missilistici russi hanno danneggiato anche la rete elettrica di Kharkiv.

“La Russia è in guerra contro la vita della gente comune”, ha aggiunto il presidente ucraino. Zelensky è quindi tornato ad auspicare che l’Occidente velocizzi la consegna di armi e aiuti finanziari all’Ucraina. “È importante comprendere il costo dei ritardi e delle decisioni ritardate. I sistemi antiaerei Patriot devono proteggere Kharkiv e Zaporizhia, e abbiamo bisogno della difesa aerea per proteggere le persone, le infrastrutture, le case e le dighe”.

Per il leader del paese invaso dalle truppe del Cremlino, “i droni Shahed non hanno indecisioni, a differenza di alcuni politici. È fondamentale comprendere il costo dei ritardi e delle decisioni rinviate. I nostri partner sanno esattamente cosa è necessario. Possono sicuramente supportarci. Queste sono decisioni necessarie. La vita deve essere protetta da questi selvaggi di Mosca”.

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