Salvini: “Sicurezza al primo posto nel codice della Strada ma no ideologia”

La pattuglia della polizia sul luogo dell'incidente.
La pattuglia della polizia sul luogo dell'incidente. (ANSA)

MADRID. – Procede spedita la riforma del codice della Strada, di cui la Camera ha ultimato oggi l’esame degli emendamenti: per il via libera bisognerà in caso attendere martedì, quando si riprenderà dagli ordini del giorno. Intanto però il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, in Senato per il question time, ne approfittare per fare già un punto della situazione, ribadendo ai critici che “da genitore, più che da ministro, la sicurezza è il primo punto all’attenzione del governo nel nuovo codice della strada, ma l’ideologia di zone Ztl a 30 all’ora e autovelox piazzati in ogni dove poco solo per fare cassa non hanno nulla a che fare con la sicurezza stradale”.

Salvini ha ricordato, tra le proposte contenute nel Codice della Strada che sta per essere approvato alla Camera, la sospensione breve della patente di guida per una serie di infrazioni, l’obbligo di casco e assicurazione per monopattini, il finanziamento di 114 grandi comuni per programmi per i pedoni.

Alla Camera però non è passato l’emendamento di maggioranza presentato da Noi Moderati sul limite alle spese di accertamento delle multe: “Continueremo la nostra battaglia perché la riteniamo giusta e nell’interesse dei cittadini” spiega Maurizio Lupi. L’emendamento era stato condiviso sia dalla maggioranza sia dal Ministero dei Trasporti, ma non è passato a causa del parere negativo del governo espresso dal Ministero dell’Economia. Critiche alla riforma da parte del Movimento 5 Stelle, che parla con Antonino Iaria di “legge deroga alla sicurezza stradale, perché voi, con tutti gli articoli che avete prodotto in questo disegno di legge, avete derogato alla sicurezza stradale”.

Il trasporto privato

Salvini, interpellato in Senato anche sul trasporto privato, ha contrattaccato: “Da mesi stiamo lavorando per recuperare un ritardo di 6 anni sulla questione taxi e Ncc, non esiste un numero certo del taxi e Ncc attualmente disponibili perché nessuno ha avuto il coraggio di lavorare a un registro: entro settimana prossima porteremo in aula dei provvedimenti per creare ulteriori possibilità di lavoro, recuperando 6 anni di zero di chi mi ha proceduto”.

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