Giornata vittime mafia, Mattarella: “Vincere indifferenza e rassegnazione”

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in una foto d'archivio.

MADRID. – Oggi ricorre la ventinovesima Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa dall’associazione Libera nel 1996 e riconosciuta ufficialmente dallo Stato con la legge 20 dell’8 marzo 2017. Quest’anno Libera ha scelto Roma per ospitare la manifestazione in ricordo delle 1.081 persone uccise dalle mafie dal 1861 a oggi. Il corteo, partito dall’Esquilino, si riunirà al Circo Massimo dove, come ogni anno, inizierà la lettura dei nomi delle vittime innocenti di mafia. A seguire, l’intervento di Don Luigi Ciotti, presidente di Libera.

“Nata nella società civile, cresciuta grazie ai valori di cui è portatrice, la ‘Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie’ è ricorrenza significativa per la comunità nazionale. Un giorno che sottolinea l’impegno per liberare le popolazioni e i territori dalle mafie, per vincere l’indifferenza e la rassegnazione che giovano sempre ai gruppi criminali”, ha dichiarato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“Quando difendiamo la dignità di essere cittadini liberi, quando ci ribelliamo alle violenze e alle ingiustizie, quando davanti ai soprusi non ci voltiamo dall’altra parte, contribuiamo alla lotta contro le mafie”, ha aggiunto. Mattarella ha fatto poi riferimento alla lettura dei nomi delle vittime delle mafie, un “atto che ci ricongiunge a quanti hanno pagato con la vita la disumanità mafiosa e segno di vicinanza alle loro famiglie e, al contempo, espressione forte, collettiva, di quel desiderio di giustizia che costituisce l’energia vitale di una democrazia.

Le Istituzioni – ha proseguito – sono chiamate a fare il loro dovere per contrastare, su ogni piano, le organizzazioni del crimine e l’azione dei cittadini e delle forze sociali è coessenziale per costruire e diffondere la cultura della legalità e della libertà. Le mafie sono una pesante zavorra per l’Italia, insinuate come sono in ogni attività illegale dei traffici criminali. La Giornata ci rammenta che la lotta alle mafie è compito e dovere di tutti coloro che amano la Repubblica e intendono renderne migliore il futuro”.

Per la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, “la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie è un’occasione importante per rendere omaggio a chi ha perso la vita per mano malavitosa, per stringerci attorno ai loro familiari e trasmettere le loro storie ai più giovani, per rinnovare l’impegno quotidiano di ciascuno di noi e delle nostre Istituzioni contro ogni forma di criminalità organizzata. Il ricordo di chi ha pagato un prezzo così alto e l’esempio di chi ha sacrificato la propria vita a difesa della legalità, devono essere il faro che guida le azioni e l’operato di tutti noi. Sempre”, ha scritto su X.

In questa giornata, il Presidente del Senato Ignazio La Russa ha scritto su X , “rendiamo onore a chi ha perso la vita per mano della criminalità organizzata. Il sacrificio di chi ha difeso le istituzioni non deve essere dimenticato e rappresenta un esempio per tutti noi e per le future generazioni”.

Anche per il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, “La Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie richiama le Istituzioni e la società civile a vigilare sulla minaccia della criminalità organizzata in ogni sua forma, a coltivare e a diffondere tutti i giorni e in ogni sede la cultura della legalità da trasmettere in particolare alle giovani generazioni. In tale ricorrenza, giunga la mia sentita vicinanza alle famiglie e a quanti custodiscono nel proprio cuore il dolore per la perdita dei propri cari per mano delle mafie”.

Per il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, “è fondamentale custodire la memoria delle tante persone assassinate per aver difeso strenuamente i valori di giustizia e legalità. Donne e uomini che non hanno mai chinato il capo dinanzi al giogo che la malavita tentava di imporre. Ricordare il loro sacrificio, sempre vivo nelle nostre coscienze, è la condizione necessaria per proseguire lungo la strada che hanno saputo tracciare.

È dal loro esempio – ha dichiarato – che possiamo trarre ancora più forza per contrastare le mafie, per sconfiggere ogni loro tentativo di imporsi sulla dignità e sulla libertà delle persone. La costante azione di tutte le Istituzioni e della Società civile e il diffondersi di una sempre più matura cultura dell’antimafia dimostrano ogni giorno che i poteri mafiosi, anche se tentano di nascondersi cambiando pelle e mutando forma, non sono invincibili”.

“Nella Giornata dedicata a tutte le vittime innocenti delle mafie non basta rinnovarne il ricordo. Serve trarre dal loro esempio stimoli per costruire una società civile migliore ed una classe dirigente impermeabile ad ogni pressione esterna. Altrimenti, le ricorrenze diventano inutili riti improntati alla ipocrisia”, ha scritto su Facebook il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci.

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