Medio Oriente: Blinken in Arabia ed Egitto, venerdì in Israele

Il Segretario di Stato americano Antony Blinken. (
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken. (ANSA)

MADRID. – Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, torna oggi in Medio Oriente per la sua sesta visita dopo gli attacchi del 7 ottobre. Blinken, ha dichiarato il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller, incontrerà i leader sauditi e quelli egiziani rispettivamente a Gedda, in Arabia Saudita, e al Cairo, in Egitto, per spingere verso un accordo tra Hamas e Israele che garantisca una tregua dei combattimenti, il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas e l’ingresso di più aiuti umanitari nella striscia di Gaza.

Inoltre, stando a quanto dichiarato da un funzionario israeliano alla CNN, il segretario di Stato USA dovrebbe recarsi in Israele venerdì, a pochi giorni dalla telefonata avvenuta ieri tra il presidente USA Joe Biden e il premier israeliano Benjamin Netanyahu, durante la quale il primo ministro israeliano ha respinto la richiesta di Biden di desistere da un assalto di terra a Rafah, la città dove si trovano ora oltre un milione di sfollati palestinesi.

Oggi il capo della politica estera dell’UE, Josep Borrell, ha chiesto a Israele di consentire l’ingresso a Gaza dell’UNRWA e di concedere i visti necessari al personale delle Nazioni Unite e a quello umanitario: l’UNRWA, ha scritto su X, “sta svolgendo un ruolo indispensabile nel portare soccorso alla popolazione civile afflitta di Gaza”.

Intanto, il Ministero della Salute di Gaza fa sapere che, dal 7 ottobre, il numero di persone nella Striscia di Gaza uccise dagli attacchi israeliani è salito a 31.923, con 74.096 feriti: tra questi, almeno 104 palestinesi sono stati uccisi e 162 feriti nelle ultime 24 ore. Inoltre, fa sapere Aljazeera, più di 100 operatori umanitari sono stati uccisi nell’ultima settimana in otto attacchi condotti dall’esercito italiano, mentre sale a 27 il numero di vittime dopo l’attacco israeliano al campo profughi di Nuseirat. Un altro attacco israeliano contro una squadra di distribuzione di aiuti a Gaza City, riporta sempre Aljazeera, ha causato almeno 23 morti.

Rispetto all’attacco israeliano all’ospedale Al Shifa, il più grande della Striscia di Gaza, l’IDF ha dichiarato in un comunicato di aver ucciso circa 90 “terroristi” e di aver evitato “danni ai civili, ai pazienti, alle squadre mediche e alle attrezzature mediche”, mentre Ismail al Thawabta, direttore dell’Ufficio stampa del governo di Hamas a Gaza, ha dichiarato all’agenzia di stampa Reuters che tutti gli uccisi erano pazienti feriti e sfollati all’interno dell’ospedale.

“Dal 7 ottobre, l’OMS ha documentato 410 attacchi a strutture sanitarie nella Striscia di Gaza. Gli attacchi hanno causato 685 morti, 902 feriti, danni a 99 strutture e hanno colpito 104 ambulanze. Quasi il 40% degli attacchi è avvenuto a Gaza City, seguito dal 23% a Gaza Nord e dal 28% a Khan Younis, nel sud. L’assistenza sanitaria non è un obiettivo. L’OMS chiede il rispetto del diritto internazionale e la protezione attiva dei civili e dell’assistenza sanitaria”, ha dichiarato su X l’ufficio dell’Organizzazione mondiale della Sanità per i Territori palestinesi.

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