Premierato, allarme Pd: smantella Repubblica parlamentare

La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein.(oto @Imagoeconomica, dal sito del Partito Democratico)

MADRID. – “Il premierato non esiste in nessun altro paese del mondo, e c’è un motivo: è che si tratta di un sistema che scardina l’equilibrio tra i poteri dello Stato, e questo va direttamente a danno dei cittadini. E’ una riforma pericolosa, e anche furbissima: Giorgia Meloni dice ‘decidete voi’, ma il problema che dobbiamo spiegare alle persone è che dietro quel ‘decidete voi’ c’è un gigantesco ‘decido io per voi’ per 5 anni in modo inappellabile, e non è questa la democrazia”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein, in una conferenza stampa al Senato sul premierato.

Al suo fianco, i capogruppo a Palazzo Madama e a Montecitorio, Francesco Boccia e Chiara Braga, il capogruppo in prima commissione a Palazzo Madama, Andrea Giorgis e il responsabile riforme del partito, Alessandro Alfieri. “E’ una riforma che anzitutto indebolisce il Parlamento, perché lo marginalizza venendo eletto a strascico, cioè per trascinamento dei parlamentari rispetto al capo” e “poi c’è la grande bugia, quella che questa riforma non intaccherebbe in alcun modo il ruolo di garanzia super partes del presidente della Repubblica” avverte Schlein, per poi aggiungere:

“Insomma  indebolisce il Parlamento, cambia le prerogative del presidente della Repubblica, in sostanza questa riforma smantella la repubblica parlamentare così come l’abbiamo conosciuta da quando c’è la Costituzione. E non è vero nemmeno che non tocca i poteri sostanziali del presidente della Repubblica, intaccandoli nel fatto che non può più indicare il presidente del Consiglio, o meglio è obbligato a farlo dopo l’elezione diretta; non può più gestire le crisi politiche con l’autorevolezza e la discrezionalità che gli compete, non può più scegliere se e quando sciogliere le Camere e non può nemmeno nominare i senatori a vita. Non è vero che non intaccando gli articoli della Costituzione rimane così com’è il ruolo del presidente della Repubblica”.

“Noi abbiamo portato proposte alternative e concrete: vogliamo migliorare la stabilità dei governi? Facciamo come si fa in Germania e Spagna, introduciamo la sfiducia costruttiva” afferma la leader dem, sottolineando: “Giorgia Meloni dice che è una riforma che vuole dare più potere ai cittadini: se vogliamo dare più potere al voto dei cittadini, una cosa noi chiediamo di fare: cambiamo la legge elettorale e diamo in qualche modo il potere ai cittadini di scegliersi direttamente i propri rappresentanti”.

In sintesi, le proposte alternative del Pd prevedono: sfiducia costruttiva, parlamentarizzazione delle crisi,  attribuzione al presidente del Consiglio dei ministri del potere di proporre al Presidente della Repubblica (anche) la revoca dei ministri; per il Governo in Parlamento limiti alla decretazione d’urgenza e voto a data certa; statuto delle opposizioni con garanzie nell’organizzazione dei lavori parlamentari.

“Non mi stupisce che questa sia la riforma di un governo in cui ci sia un ministro che pensa che le elezioni russe siano state libere e democratiche” sottolinea Schlein attaccando Salvini, ribadendo: “Oggi, come accade nella maggioranza dei paesi democratici, il Parlamento decide della vita del governo: con questa riforma il capo del governo decide della vita del Parlamento, questo cambia”.

Lo sguardo della leader dem va al passato:  “Nella storia l’Italia ha già provato la concentrazione dei poteri in mano a uno, e non è andata bene: non è la strada per migliorare la qualità della nostra democrazia”.

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