8 marzo, Mattarella: “Le donne hanno raggiunto la libertà, ma ci sono ancora ostacoli”

Palazzo del Quirinale, 08/03/2024 - Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della celebrazione della “Giornata Internazionale della Donna”. (Ufficio stampa)

MADRID. – Questa mattina il Quirinale ha ospitato l’evento “Donne dell’Arte”, in occasione della celebrazione della Giornata Internazionale della Donna, alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Condotta da Teresa Saponangelo, la cerimonia è stata aperta dalla proiezione di un video di Rai Storia dal titolo “Lavinia e Artemisia, donne pittrici del ‘600”.

Hanno, inoltre, portato la loro testimonianza Etta Scollo, cantautrice, Francesca Cappelletti, Storica dell’arte e direttrice della Galleria Borghese, Helena Janeczek, scrittrice, Chiara Capobianco, street artist, e Eugenia Maria Roccella, Ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità.

“Donne nell’Arte è il tema che abbiamo scelto per questo 8 marzo, un argomento che vuole sottolineare il contributo femminile nelle arti, un contributo di molta importanza, molte volte ignorato o sottovalutato, in uno dei settori fondamentali della vita nella società”. Lo ha dichiarato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante il suo discorso.

“Le donne nell’arte, come in tanti altri campi, per esprimere e realizzarsi hanno dovuto contare su un supplemento di fatica, come se a loro fossero richiesti obblighi superiori e dovessero continuamente superare esami rigorosi, come se dovessero sempre specificare il valore espressivo della loro arte”, ha chiosato il Presidente, sottolineando come “le ansie di crescita ed emancipazione recano il segno delle donne”.

Mattarella si è poi soffermato sul valore “universale” dell’arte, e di come essa, venendo “direttamente dall’anima umana”, è un “linguaggio universale” che “non conosce tempi né confini, tantomeno di genere”.

Le donne della cultura

Il Capo dello Stato ha poi elogiato le innumerevoli donne che hanno dato il loro prezioso contributo “in ogni ambito della cultura”: “Donne di grande tempra, di sicuro e immenso talento, personalità che hanno percorso un cammino di emancipazione, favorendo la crescita libera e consapevole di tutte le altre donne, artiste o con altre vocazioni. Non esistono più settori, campi, recinti, barriere che limitino la creatività delle donne e la loro libera capacità di scelta”.

“E’ una nuova primavera, che dobbiamo accogliere con soddisfazione, senza però dimenticare i tanti ostacoli che tuttora esistono per il raggiungimento di una effettiva piena parità. Senza ignorare che sono ancora frequenti inaccettabili molestie, pressioni illecite nel mondo del lavoro, discriminazioni, così come da anni viene denunciato. Senza perdere memoria delle violenze”, ha concluso il Presidente della Repubblica, dedicando il saluto finale alle vittime dei femminicidi.

 

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