Camere di Commercio italiane all’estero: una rete a sostegno delle imprese nel mondo

Camera di Commercio Italiana per la Spagna, la premiazione del Premio Tiepolo 2023,

MADRID. – Oltre 50mila aziende assistite nel 2023 attraverso più di 3.000 eventi di business e quasi 35.000 incontri d’affari con operatori esteri; circa 45 milioni di euro investiti ogni anno in attività promozionali rivolte alle imprese, in particolare piccole e medie. Il bilancio 2023 delle attività delle Camere di Commercio Italiane all’estero (CCIE) – presentato oggi alla Camera durante l’evento “Lavorare insieme al futuro: Le Camere di Commercio Italiane all’estero vicino alle imprese nel mondo” – ribadisce l’importanza del nostro sistema camerale nel mondo.

“Il ruolo delle Camere di Commercio all’estero è diventato strategico: una buona fetta della prosperità del nostro Paese è dovuta all’esportazione e, per questo, l’internazionalizzazione si rivela un asset strategico e indispensabile”, ha dichiarato Anna Ascani, vicepresidente della Camera. Le Camere di Commercio italiane all’estero hanno un ruolo strategico: ambasciatrici del made in Italy e antenne sul territorio.

La base associativa, costituita da quasi 21mila imprenditori e professionisti, si è rinnovata del 20% nel 2023 con l’ingresso di nuovi soci, confermando così la capacità delle CCIE di saper ampliare e diversificare la business community di riferimento.

“Le Camere di Commercio italiane all’estero parlano la lingua italiana in tutte le lingue del mondo; rappresentiamo una rete fiduciaria per gli imprenditori interessati ad investire in Italia, sia a chi vuole espandere il suo business all’estero”, ha detto Mario Pozza, Presidente di Assocamerestero, spiegando come la rete sia arrivata a 86 Camere di Commercio in 63 Paesi e sottolineando come il sistema camerale sia un “network fondamentale per lo sviluppo dell’Italia all’estero”.

Le Camere di Commercio sono vere e proprie “ambasciatrici di quel Made in Italy di cui siamo particolarmente fieri”, ha evidenziato il deputato del Pd eletto all’estero Nicola Carè e già Rappresentante dei Segretari Generali di Assocamerestero.

Realtà che “devono essere sostenute per incentivare le esportazioni italiane e l’internazionalizzazione del sistema economico nazionale per il potenziamento dell’attività di promozione del Sistema Paese. Le Camere di Commercio all’estero – ha proseguito Carè – sono una rete essenziale per il presidio dei mercati, sono le vere ambasciatrici all’estero della promozione di quel Made in Italy di cui noi siamo particolarmente fieri. Mi impegnerò affinché questo essenziale patrimonio venga riconosciuto sempre nei provvedimenti governativi”.

Nate e sviluppatesi come punto di raccolta delle comunità d’affari italiane, le Camere di Commercio Italiane all’Estero si sono consolidate nel tempo, fino a rappresentare una rete capillare e riconosciuta, parte integrante della comunità d’affari dei Paesi in cui operano: l’88% circa delle 20mila imprese associate è rappresentato da aziende locali che riconoscono nell’Italia un partner per il proprio business e per operazioni di investimento.

Questo rende le Camere di Commercio “attori protagonisti per offrire un sostegno capillare alle nostre imprese presenti sui mercati esteri”, ha ribadito in un videomessaggio Giorgio Silli, Sottosegretario agli Esteri. Una rete che si avvale anche della collaborazione di tutto il sistema camerale italiano, come ha ricordato Andrea Prete, presidente di Unioncamere: “Affianchiamo le Pmi nel loro salto sui mercati esteri e questo contatto diretto con l’impresa e con l’imprenditore è qualcosa di irrinunciabile. La rete camerale è un vero e proprio patrimonio da utilizzare al meglio”.

“Abbiamo una molteplicità di attività che riguardano le Camere di Commercio Italiane all’estero, che si sentono come un insieme di imprenditori, facilitatori, una grande azienda di consulenza. Questa rete è forte e compatta, compito del Ministero è fare in modo che venga auto-riformata la rete camerale, perché le Camere devono rendersi conto e adeguare i propri servizi alle necessità. Noi asseconderemo le Camere in questo processo per essere competitivi e per essere parte di un sistema che funziona nella sua coralità”, ha assicurato Valentino Valentini, Viceministro delle Imprese e del Made in Italy.

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