Via libera da Camere a missione Aspides. Tajani: “Sarà solo difensiva”

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante il suo intervento. (frame video)

MADRID. – Via libera dalle Camere alla partecipazione dell’Italia alla missione Aspides, nel Mar Rosso, ma anche a quella europea Euam per l’Ucraina e all’operazione Levante per Gaza, una azione esclusivamente diplomatica per la consegna di beni umanitari anche tramite corridoi marittimi verso la striscia di Gaza.

Il governo aveva dato parere favorevole su 5 delle 6 risoluzioni presentate, ad eccezione di quella di Alleanza Verdi Sinistra contraria alla missione Aspides. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani aveva dato parere favorevole anche alla risoluzione del Partito democratico, ad accezione della raccomandazione al ripristino dei fondi all’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, e dei fondi per le Ong che operano in Palestina e in Israele: punto alla fine respinto dalle assemblee di Montecitorio e Palazzo Madama.

“Voglio essere chiaro, perché c’è stato qualche fraintendimento di tipo lessicale” ha detto Tajani intervenendo in aula, “ma voglio ribadire che la missione Aspides avrà compiti soltanto di natura difensiva. La missione non potrà, cioè, intraprendere azioni di tipo preventivo”.

Al centro delle polemiche, infatti c’è l’uso della parola “eminentemente” in merito agli scopi difensivi della missione. “La parola cui si è fatto cenno – specifica il capo della diplomazia italiana –  doveva essere interpretata in senso rafforzativo, non nel senso di ‘soprattutto’, perché, viste quali sono tutte le missioni europee, non sarebbe possibile avere la possibilità di un’azione offensiva”.

Difensiva in ogni caso “non significa semplice accompagnamento, significa possibilità di reagire in maniera militare, così come è successo in occasione dell’attacco del drone al cacciatorpediniere Caio Duilio. Questo è il modus operandi, queste sono le regole d’ingaggio. Quindi, i compiti esecutivi sono di autodifesa estesa, cioè di neutralizzazione di attacchi che abbiano come bersaglio diretto navi mercantili scortate, e di contrasto ad eventuali tentativi di sequestro delle imbarcazioni”.

Tajani precisa inoltre che “le attività esecutive potranno essere svolte solo nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden, a sud della latitudine di Mascate. Dovrà in ogni caso trattarsi di risposte necessarie e proporzionate e comunque sempre in mare e nello spazio aereo. In nessun caso Aspides potrà essere coinvolta in operazioni sulla terraferma”.

Il ministro contestualizza i fatti del Mar Rosso nell’ambito della crisi scatenata dall’attacco in territorio israeliano di Hamas: “Abbiamo appreso con sgomento della strage di giovedì scorso a Gaza, un massacro di civili inermi che ha complicato purtroppo i negoziati in corso per il raggiungimento di una tregua. Nessuno può cancellare i fatti del 7 ottobre, è stata una spietata caccia all’ebreo scatenata da Hamas ad innescare il conflitto ma sono troppe le vittime palestinesi che non hanno nulla a che vedere con i terroristi” ha detto il titolare della Farnesina, per poi aggiungere: “La strage del pane impone di intensificare gli sforzi per giungere al più presto a un cessate il fuoco. Abbiamo chiesto a Israele di accertare con rigore la dinamica dei fatti e le responsabilità”.

“L’Italia – ribadisce Tajani – chiede una pausa prolungata e duratura delle ostilità che porti a  un cessate il fuoco sostenibile, come richiesto anche dalle risoluzioni 27/12 e 27/20 del Consiglio di sicurezza dell’Onu. Il conflitto tra Israele e Hamas ha già avuto un impatto devastante sulla regione dove sono attivi diversi focolai di tensione”.

Il Pd, tramite la capogruppo alla Camera Chiara Braga, rimarca: “Nella nostra risoluzione avevamo chiesto che nella missione Levante ci fosse il ripristino dei fondi per le Ong italiane che operano in Palestina e in Israele, così come i contributi all’Unrwa per consentire agli operatori di pace di aiutare concretamente la popolazione sui territori, garantendo l’accesso illimitato alle cure. Colpisce la reazione di chiusura del governo soprattutto alla luce delle parole del ministro Tajani che a proposito della situazione a Gaza aveva parlato di ‘catastrofe umanitaria’ e si è invece presentato in Aula con pochi fondi e molti tagli alla presenza attiva dell’Italia in quell’area”.

Piccola curiosità: un altro passaggio della mozione Pd, che ha ottenuto invece parere favorevole, invita comunque il governo a “prevedere ulteriori risorse finanziarie per sostenere l’implementazione degli aiuti umanitari a Gaza anche attraverso il World Food Programme e Unrwa”.

In aula al Senato, è intervenuto il leader di Italia Viva Matteo Renzi:  “La Caio Duilio”, il cacciatorpediniere della Marina Militare  attaccato da un drone partito dallo Yemen, “ha fatto gli interessi del nostro paese, chi ne mette in discussione la legittimazione non si rende conto di quello che dice: siamo in presenza del primo atto di guerra da anni contro le nostre navi militari, e a una polveriera”.

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