Elezioni Europee, Nicolás Schmit “candidato di punta” dei socialisti europei

MADRID – È ufficiale. Sarà il socialista lussemburghese, Nicolas Schmit, attuale commissario del Lavoro dell’Unione Europea lo “spitzenkandidat”, il “candidato di punta” del Partito Socialista Europeo. Schmit è stato eletto all’unanimità nel corso del convegno dei socialisti a Roma, in vista delle europee di giugno.

Parlando con in giornalisti a margine del Congresso, Schmit ha sottolineato che la “migliore risposta all’estrema destra è prima di tutto” ciò che è stato fatto e il progetto socialdemocratico per l’Europe; un progetto, ha detto, “per ogni cittadino, per una vita migliore, per un mondo migliore, per tirare fuori i bambini dalla povertà”. Ha quindi affermato che l’estrema destra propone “la distruzione dell’Europa”.

“Né un progetto per il futuro, non è un progetto che aiuta la gente – ha commentato -. Il nazionalismo non è mai una soluzione, il nazionalismo ha sempre portato a conflitti e guerra, come vediamo ora con la Russia e la sua guerra di aggressione in Ucraina”.

Schlein: “Il risultato deve essere ancora scritto”

Dal canto suo, Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, nel corso del suo intervento ha avvertito che “il risultato delle elezioni deve ancora essere scritto”.

“Siamo qui per vincere le europee di giugno – ha ribadito -. Il voto dei socialisti non va dato per scontato: chiedo al Ppe, siete davvero pronti a tradire la vostra storia? Meloni ha aperto le porte a Orban e Zemmour, il Ppe dove si ferma?”.

Ha quindi affermato che “questa è una destra reazionaria, incapace di risolvere i problemi delle persone e cerca sempre un nuovo nemico”.

Il Congresso dei “socialisti”, per alzata di mano, ha approvato il Terzo manifesto elettorale del Partito Socialista Europeo. Nel corso dei lavori, si sono susseguiti gli interventi dei principali leader socialisti europei presenti: il cancelliere tedesco, Olaf Scholz; il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez; la prima ministra della Danimarca, Mette Frederiksen; e il primo ministro portoghese, Antonio Costa.

Sánchez: “In pericolo l’anima dell’Europa”

Il premier Sánchez, nel corso del suo intervento in inglese, ha invitato a sconfiggere l’estrema destra. Ha assicurato che tutti i progressi conseguiti in Europa sono in pericolo: “i diritti dei lavoratori, la pari dignità tra uomini e donne, il rispetto dei diritti Lgbt”.

Il premier Pedro Sánchez

“In pericolo – ha detto Sánchez – è l’anima dell’Europa”.

Ha quindi aggiunto che spetta ai “socialdemocratici sconfiggere i nemici e garantire che l’Europa possa progredire nella giusta direzione”. Ha insistito che le politiche socialdemocratiche hanno salvato l’Europa, prima dalla pandemia e poi dalla crisi economica derivata dalla guerra Dall’Ucraina.

Il messaggio centrale di Sánchez, “l’anima dell’Europa è a rischio” e tocca ai socialisti “combattere questa minaccia”, è stato condiviso con gli altri leader che lo hanno accompagnato sul palco.

Nel corso del Congresso, il premier Sánchez ha sostenuto un lungo colloquio con la Segretaria generale del Partito Democratico, Elly Schlein. L’incontro, a margine del cogresso dei socialisti, è avvenuto dopo i faccia a faccia della Sclein con i capi di governo socialisti Olaf Scholz, Antonio Costa, Mette Frederiksen e Marcel Ciolacu.

Il premier Sánchez ha incontrato anche il cancelliere tedesco e il premier portoghese Antonio Costa. Con quest’ultimo, il capo del Governo spagnolo condivide molteplici interessi, interessi che derivano soprattutto dalla vicinanza geografica

Redazione Madrid (con informazioni di Askanews)

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