Pse omaggia Matteotti e Schmit punge il governo: “Non prende distanze da fascismo”

La segretaria del Partito Democratico Elly Schlein.(oto @Imagoeconomica, dal sito del Partito Democratico)

MADRID. – Al presidente e al segretario generale del Pse, nel mattino piovigginoso di Roma davanti al monumento dedicato a Giacomo Matteotti, Elly Schlein assicura: “Noi in Italia diciamo ‘congresso bagnato, congresso fortunato’” rivisitando un noto detto. E una volta appurato dal presidente Stefan Lofven e dallo spitzkanditat Nicolas Schmit, commissario europeo per il lavoro, che anche nelle più piovose Svezia e Germania si dice così, il rinnovo dello sposalizio tra i partiti europei afferenti alla tradizione socialdemocratica, in vista delle Europee, parte in discesa. 

Alla vigilia dell’apertura del Congresso, al via domani alla Nuvola di Fuksas, i delegati rendono omaggio a Matteotti, di cui quest’anno ricorre il centenario dell’uccisione, e Schlein che fa gli onori di casa spiega: noi ci teniamo molto a tenere viva la memoria di quell’impegno, di quell’esempio, di quel coraggio contro il fascismo e contro i suoi crimini”. 

Ma è Schmit, non tanto in qualità di candidato socialista alla Commissione europea ma in quanto attuale commissario al Lavoro, a lanciare un messaggio forte, cui seguiranno infatti repliche: “la nostra lotta contro il fascismo – dice -è di attualità assoluta perché il fascismo è ritornato, e quindi è una lotta importante”. 

E in Italia “ci sono politici che non hanno preso le distanze con il fascismo, con la storia terribile della distruzione dell’Europa per il fascismo. Dobbiamo avere una posizione chiara contro il male, c’è una responsabilità dei politici che non prendono queste distanze”. 

Parole destinate a far rumore nel centrodestra, che infatti replica con Michele Barcaiuolo, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissioni Esteri e Difesa, che giudica “incredibili e a tratti inaccettabili le parole che Schmit ha rivolto oggi al Governo italiano democraticamente eletto dai suoi cittadini e alla sua presidente del Consiglio Giorgia Meloni”. 

Nel pomeriggio gli appuntamenti proseguono: alla Camera va in scena l’incontro con tutte le donne del Pse, alle quali Schlein e Schmit si appellano perché “potete la differenza”. Ma è anche l’occasione per Schmit di dare un’altra stoccata al governo italiano, questa volta su un tema di sua stretta pertinenza, il lavoro: “Come Ue abbiamo adottato una raccomandazione sul reddito minimo – spiega Schmit – In Italia c’era il reddito di cittadinanza e questo Governo lo ha ridotto: non è in conformità con la raccomandazione europea”. 

Nella sede del Pd, intanto Schlein incontra i premier socialisti giunti a Roma: prima il portoghese Costa, poi il tedesco Scholz. Tanti i temi sul piatto, tutti legati alle elezioni europee di giugno: sul piatto anche l’ipotesi di possibili convergenze su un von der Leyen bis, ma è sempre Schmit ad avvisare: “Non ci alleiamo con la destra estrema”.

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