Sardegna, Alessandra Todde prima donna presidente con il 45,4% dei voti

La presidente della Regione Sardegna appena eletta Alessandra Todde in conferenza stampa. (Frame video Ansa)

MADRID. – Alessandra Todde (M5S), candidata della coalizione di centrosinistra, è la nuova presidente della Sardegna, in base ai risultati del voto di 1825 sezioni scrutinate su 1844. Con il 45,4% dei voti contro il 45% del candidato di centrodestra Paolo Truzzu (Fdi), sindaco di Cagliari, Todde si è detta “orgogliosa di essere la prima donna presidente della Sardegna”. Fermi all’8.3% e all’1% i candidati Renato Soru e Lucia Chessa. Male per Lega, che non va oltre al 3,7% (aveva raggiunto il 14,6 % nel 2019) e per il terzo polo di +Europa -Azione, che con l’1.5% non supera la soglia di sbarramento.

Soddisfazione da parte del PD, al momento primo partito nella Regione, (11.4%): “È il riscatto di una comunità orgogliosa che ha sperimentato per cinque anni sulla propria pelle l’inadeguatezza della destra. È una vittoria di squadra, perché Alessandra ha tenuto insieme una coalizione plurale che si è unita ogni giorno di più. Erano sicuri di vincere, son venuti qui a Cagliari in pompa magna, con premier e vicepremier, e la Sardegna ha risposto. Ha perso Truzzu, ha perso Giorgia Meloni che l’ha imposto con una forzatura, e ha perso pure Matteo Salvini”, scrive su Facebook la segretaria Elly Schlein.

Conte: “Non si vince con l’arroganza”

Anche per il leader M5S Giuseppe Conte, “l’aria è cambiata – scrive su Facebook – Non si vince sempre con l’arroganza di chi – come Meloni – impone i candidati al territorio e si limita a salire sui palchi per i suoi monologhi pieni di false promesse, senza neppure confrontarsi con i cittadini, senza neppure fermarsi ad ascoltare i loro problemi” e parla di “sveglia al governo a Roma”.

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