Cariche contro studenti a Pisa, 18 feriti. Protestano rettore e docenti

Scontri a Roma tra Polizia e manifestanti contro le misure anti-Covid.
Poliziotti in assetto anti-sommossa (archivio) ANSA/GIUSEPPE LAMI

MADRID. – Firenze, Catania, ma soprattutto Pisa: 18 studenti sono rimasti feriti negli scontri con le forze dell’ordine, avvenuti in occasione di cortei organizzati per reiterare la richiesta di un cessate il fuoco a Gaza, e più in generale pro Palestina. Le immagini e i video ben presto diventati virali sui social mostrano cariche e manganellate da parte della forze di polizia, suscitando indignazione nelle opposizioni politiche, tra i movimenti, ma anche nelle stesse università coinvolte. 

Mentre il ministro dell’Università, Anna Maria Bernini, giungendo al congresso di Forza Italia assicura che “gli studenti possono manifestare liberamente fino a che non rendono loro stessi impossibile mantenere l’ordine” e che “io sono stata sempre la prima sostenitrice delle manifestazioni anche di contestazione, bisogna vedere quale è l’intensità della manifestazione, della contestazione”.

 Luigi Ambrosio, direttore della Scuola Normale Superiore, e Sabina Nuti, rettrice della Scuola Superiore Sant’Anna, si dicono “profondamente turbati da quanto avvenuto oggi a Pisa e Firenze, ed esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza alle studentesse e agli studenti. Come cittadini, genitori, rettori di università, riteniamo che l’uso della violenza sia inammissibile di fronte alla pacifica manifestazione delle idee”. 

A ricostruire i fatti di Pisa, dove sono andate in scena le cariche più pesanti, sono i docenti del Liceo Russoli, davanti al quale è stato caricato il corteo degli studenti: studenti per lo più minorenni che, spiegano, sono manganellati senza motivo perché il corteo che chiedeva il cessate il fuoco in Palestina, assolutamente pacifico, non avrebbe dovuto sfilare in Piazza Cavalieri. 

Gli agenti in assetto antisommossa hanno chiuso la strada attendendo i ragazzi con scudi e manganelli, mentre dalla parte opposta le forze dell’ordine chiudevano la via all’altezza di Piazza Dante. In via Tavoleria un’altra squadra con scudi e manganelli. Proprio di fronte all’ingresso del nostro liceo, hanno fatto partire dapprima una carica e poi altre due contro quei giovani con le mani alzate. “Ci siamo trovati ragazze e ragazzi delle nostre classi tremanti, scioccate, chi con un dito rotto, chi con un dolore alla spalla o alla schiena per manganellate gentilmente ricevute”. 

Il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, protesta: “Ancora una volta manganellate contro chi protesta per il massacro in corso a Gaza. Questa volta a Pisa, ai danni di studenti, giovanissimi. Altri episodi ci sono stati a Firenze. Sono immagini preoccupanti, non degne del nostro Paese. Non può essere questa la risposta dello Stato al dissenso”. 

E la segretaria del Pd, Elly Schlein, annuncia una interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, perché “le immagini di Pisa sono inaccettabili”. Dura anche Amnesty International:

“Da Pisa immagini inquietanti di partecipanti a una manifestazione per la Palestina ripetutamente colpiti coi manganelli, in uno spazio ristretto, anche quando cercavano di allontanarsi. Ancora una volta, un uso ingiustificato e non necessario della forza”.

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