Spagna, le famiglie fanno meno figli e più tardi

MADRID – La Spagna non è l’eccezione. Anche nella penisola iberica, come in altre nazioni europee, si registra un record negativo in natalità. Non solo, con il passare degli anni diminuisce il numero di madri in età inferiore ai 25 anni.

L’Istituto Nazionale di Statistiche (Ine), come ogni anno, ha reso noto il numero annuale delle nascite. Nel 2023 è stato registrato un record negativo. I nati sono stati 322 mila 75. È la cifra più bassa dal 1941. Cioè, dall’anno in cui è iniziata la serie statistica.

Nel 2023 sono nati seimila 629 bambini in meno. La flessione è stata del 2 per cento. L’Ine fa notare che dal 2013, da quando cioè si registrarono 424mila 440 nascite, la flessione nella natalità è stata del 24,1 per cento. L’ultimo anno in cui è stata registrata una crescita positiva è stato il 2014. Di la in avanti sono stati inanellati solo anni di crescita negativa.

Parallelamente alla riduzione delle nascite diminuisce anche il numero delle madri con meno di 25 anni. In altre parole, le famiglie non solo hanno meno figli, ma li hanno anche più tardi. Nell’ultimo decennio, i nati da madri con oltre 40 anni sono aumentati del 19,3 per cento mentre quelli da madri con meno di 25 anni sono diminuite del 26 per cento.

Oggi le donne che danno alla luce con oltre 40 anni sono il 10,7 per cento mentre nel 2013 erano il 6,8 per cento. Al contrario, le donne che hanno dato alla luce con meno di 25 anni sono 9,4 per cento. Nel 2013 erano il 9,6 per cento.

Si nasce di meno e si vive di più

Si nasce di meno, ma si muore anche di meno. Infatti, il numero dei decessi è aumentato solo nella fascia di età sotto i quattro anni: 1,7 in più. Invece, nella fascia di età 85-89 anni, i decessi sono diminuiti del 10,8 per cento e in quella oltre i 90 anni si sono ridotti del 6,1 per cento. Oggi si vive più a lungo.

Per quel che riguarda le aree geografiche, l’Ine registra un aumento delle nascite solo nella “Comunidad” di Madrid, del 2,7 per cento, e in quella di Estremadura, dello 0,6 per cento. La maggiore riduzione delle nascite è stata registrata nelle città autonome di Ceuta e Melilla, -11,8 per cento e -19,4 per cento rispettivamente, e in Castilla-La Mancha,-10,5 per cento. Per quanto riguarda i decessi, invece, la riduzione è generalizzata.

La crescita vegetativa, la differenza tra nascite e decessi, è stata negativa in tutto il paese ad eccezione della “Comunidad” di Madrid (4.770), della regione di Murcia (723), delle isole Baleari (67) e delle città autonome di Ceuta (94) e Melilla (250). Saldi vegetativi negativi sono stati registrati in Galizia (-18mila 701) e Castilla y León (16mila270)

Redazione Madrid

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