Tajani: “Presto un negoziato con l’Ucraina sulla sicurezza”

Il ministro degli Esteri e vice premier Antonio Tajani in una foto d'archivio.

MADRID. – Non solo il sostegno militare, attraverso la recente conferma dell’invio di armi: l’Italia è pronta a rilanciare la propria amicizia verso l’Ucraina, attraverso un nuovo accordo di cooperazione tra i due paesi, che verterà in particolare sul tema della sicurezza.

Ad annunciarlo, questa mattina in una audizione congiunta presso le Commissioni riunite Esteri e difesa di Camera e Senato convocata quasi all’improvviso, è stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani: “C’è la volontà di portare avanti il negoziato per un accordo di cooperazione, sicurezza e difesa più strutturato con l’Ucraina, che la premier Meloni metterà a punto nei prossimi giorni”: questo perché “mai come oggi è importante assicurare all’aggredito i mezzi per difendersi. L’accordo che stiamo discutendo ribadisce l’indipendenza territoriale dell’Ucraina e condanna l’aggressione russa”.

L’Italia, spiega Tajani, “sente forte la responsabilità di marcare in modo solenne il proprio chiaro e fermo sostegno a Kiev. Vogliamo essere all’altezza del momento: l’aspettativa ucraina è molto forte” e, “alla luce degli ultimi drammatici sviluppi sul terreno, Kiev ha intensificato gli appelli alla compattezza degli alleati”.

Il ministro degli Esteri e vicepremier ha spiegato che “la sconfitta dell’Ucraina porterebbe al dominio russo e non a una pace” ma assicurato che “Putin ha fatto male i conti, ha sottovalutato la determinazione del popolo e delle istituzioni ucraine e la compattezza delle nostre democrazie, dimostrata anche dall’accordo raggiunto all’ultimo Consiglio Europeo per il finanziamento con 50 miliardi per l’Ucraina. Un risultato molto importante e per nulla scontato, per cui l’Italia ha giocato un ruolo determinante, e la nostra presidenza G7 vuole rafforzare i messaggi di sostegno di Kiev”.

Fronte europeo

Proprio ieri sera, dalla Camera dei deputati, era arrivata forte la richiesta di aiuto, “un aiuto non solo militare” all’Italia, da parte della deputata della Rada ucraina Daria Volodina, per la quale “senza di voi non potremmo farcela”. Appello raccolto in modo bipartisan, perché, sempre in Commissione, il capogruppo di Azione Matteo Richetti, ha ribadito:

“Come si fa, davanti alle informazioni che ci vengono dalla Farnesina e dai servizi tedeschi e davanti al fatto che vediamo i Paesi Baltici correre al riparo, a non capire che il fronte ucraino è un fronte europeo? Davanti a questi passaggi un grande paese sa da che parte stare. Sul pieno sostegno all’Ucraina l’Italia ha una posizione che è già assunta: guai se fosse messa in discussione”.

Anche lo stesso Richetti non risparmia una frecciatina all’altro vicepremier, Matteo Salvini: “mentre Francia e Germania si posizionano sul tema con un ruolo di primo piano, in Italia, alle porte di un G7 con la presidenza italiana, stiamo ancora cercando di capire se uno dei due vicepremier abbia in essere un accordo politico con il partito di Putin”.

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