Terzo mandato: la Lega non rinuncia, spiragli dalle opposizioni

Gruppo di sindaci con la fascia tricolore visti di spalle.
Gruppo di sindaci con la fascia tricolore visti di spalle.

MADRID. – Neanche la seduta di oggi a pranzo è servita nell’intento di dirimere la questione del terzo mandato, che vede la maggioranza ancora divisa tra la Lega, che insiste per estendere il limite, e gli altri partiti fermi sul limite massimo di due.

Rimane questo, in Commissione Affari Costituzionali al Senato, l’ultimo nodo ancora attorcigliato, come spiega il presidente Alberto Balboni, visto che “abbiamo trovato una posizione comune su tutti gli emendamenti”, al decreto elezioni il cui voto comunque potrebbe slittare alla settimana prossima perché si è ancora in attesa del parere della Bilancio:

“Ci sono i due emendamenti che riguardano il terzo mandato, su cui restano diversità di opinioni legittime tra il gruppo della Lega, che mantiene i suoi due emendamenti sia per il terzo mandato al governatore di Regione che per il terzo mandato dei sindaci delle grandi città, e gli altri gruppi: abbiamo preso atto che dentro la maggioranza l’opinione prevalente è un’altra, perché sia i gruppi di Forza Italia, di Fratelli d’Italia, di Noi Moderati sono invece in questa fase per mantenere il secondo mandato”.

Se, come sembra, si continuerà con questa divergenza (“spaccatura mi pare una parola grossa…” dice Balboni) “senza drammi, in Commissione ciascuno sarà libero di esprimere il voto secondo il proprio convincimento”.

Le aperture

E mentre Luca Zaia, apprezzato governatore leghista del Veneto in procinto di concludere il secondo mandato, afferma che “mi spiace che si pensi che si stia lavorando per me”, ovvero per rendere possibile una sua terza elezioni, è tra le opposizioni che si registra qualche apertura: Mara Carfagna, di Azione, per esempio spiega a SkyTg24 che “io non sono contraria al terzo mandato, perché credo che tre mandati rappresentino un arco di tempo necessario a un amministratore per portare a compimento la sua visione di sviluppo e di crescita del territorio. Poi naturalmente sono sempre i cittadini a decidere, a scegliere se confermare o revocare il consenso a chi si candida per la terza volta”.

E il Partito democratico alla fine potrebbe votare per il terzo mandato: “Penso che alla fine il Pd dirà sì” rivela Matteo Ricci, sindaco di Pesaro e membro della Direzione Pd, intervenuto alla trasmissione di Rai Radio1 ‘Un Giorno da Pecora’. “Il gruppo di lavoro Pd sul terzo mandato si riunirà nelle prossime ore e noi sindaci abbiamo le idee molto chiare: non si capisce perché questa regola debba valere solo per i sindaci”.

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