Serie A, l’Inter allunga ancora. Juve e Milan perdono terreno

I giocatori dell'Inter festeggiano Lautaro Martínez dopo il gol dell'1-0 che vale il derby contro il Milan.
I giocatori dell'Inter festeggiano Lautaro Martínez dopo il gol. ANSA / ROBERTO BREGANI

MADRID. – Venticinquesima giornata della Serie A che ha sancito l’ennesimo allungo dell’Inter, ormai con più di mezzo scudetto in tasca. I nerazzurri, nell’anticipo di venerdì scorso, sono passati facilmente a San Siro contro il fanalino di coda Salernitana (4-0). La squadra di Simone Inzaghi ha ora ben 9 punti di vantaggio sulla Juventus, bloccata sul pari dal Verona (2-2) e 11 sul Milan, battuto con 4 gol al passivo a Monza (4-2). Per i nerazzurri, poi, anche una gara da recuperare. Il più, dunque, sembra fatto.

L’Inter fa il vuoto. Il Milan non scavalca la Juve

La cura del nuovo allenatore Liverani non è riuscita a salvare la Salernitana dall’annunciata débâcle di San Siro: l’Inter ha dominato la gara, mettendo subito le cose in chiaro con i gol di Thuram e Lautaro già nei primi venti minuti. Poi, pura accademia in campo, con le reti di Dumfries e Arnautovic che hanno reso ancor più pingue il bottino nerazzurro (4-0).

Il Milan e la Juventus appaiono ormai troppo lontane per rappresentare un reale pericolo. I bianconeri sono in netto calo e hanno colto sabato scorso un solo punticino al Bentegodi, dove un Verona indiavolato, le ha imposto un 2-2 che, per lo scudetto, ha tanto il sapore di una resa definitiva. Un rigore di Vlahovic e il gol del solito Rabiot sono le uniche cose positive all’attivo dei bianconeri, che vedono allontanarsi forse definitivamente la suggestione scudetto (9 punti di ritardo dalla capolista).

E non ne approfitta neppure il Milan, che a Monza rimonta in dieci da 0-2 a 2-2, ma che nel finale subisce altre due reti dei brianzoli (Bondo e l’ex Colombo), perdendo l’ultimo autobus con destinazione scudetto (4-2).

Atalanta e Bologna si confermano quarte. Sale la Roma. Mazzarri rischia a Napoli

L’Atalanta ha confermato il quarto posto, ex aequo col Bologna. Gli orobici sono in un momento di grazia e sanno solo vincere: ne ha fatto le spese il Sassuolo (sempre più in zona retrocessione), battuto con un secco 3-0. Sugli scudi Pasalic e Koopmeiners, ancora decisivi con i loro gol. Pessima la gara di Pinamonti, capace di fallire per ben due volte un rigore (ripetuto perché i giocatori erano entrati troppo in fretta in area).

La sfida europea tra Lazio e Bologna è stata vinta dai rossoblù, autori di un campionato incredibile e alla quarta vittoria consecutiva: nel match dell’Olimpico, decisiva una rasoiata di Zirkzee nel secondo tempo (1-2), mentre la Roma è passata d’autorità a Frosinone, con le reti di Huijsen, Azmoun e Paredes dal dischetto.

Ennesima figuraccia del Napoli, che ha pareggiato al Maradona 1-1 contro il Genoa. I partenopei sono stati salvati da un gol di Ngonge al 90’. A forte rischio la panchina di Mazzarri: sono ore di riflessione per il presidente De Laurentiis, che sembrerebbe intenzionato ad affidare la panchina a Francesco Calzona, attuale commissario tecnico della Slovacchia.

Zona retrocessione, il Sassuolo è nei guai. L’Empoli blocca la Fiorentina

In zona retrocessione, la Salernitana va sempre più giù, mentre il Verona appaia al terz’ultimo posto il Sassuolo. Il Cagliari coglie un punto d’oro a Udine (1-1), così come l’Empoli, che ferma sul pari la Fiorentina al Castellani (1-1).

 

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