Sud, Meloni: “Figuratevi se una come me vuole dividere la nazione”

Gioia Tauro (RC), 16/02/2024 - L'intervento del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. (Ufficio stampa)

MADRID. – ”Anche sulla questione dell’autonomia differenziata ho sentito dire un po’ di tutto, figuratevi se una persona come me, che sul tema dell’amore per l’Italia credo di aver dato qualche segnale, può immaginare di dividere la nazione”. 

Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenuta presso il porto di Gioia Tauro alla firma dell’Accordo per lo sviluppo e la coesione tra il governo e la Regione Calabria, con il governatore Roberto Occhiuto e alla presenza del ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto.  

“Voglio spiegare due cose – aggiunge – il presupposto per la realizzazione dell’autonomia differenziata è l’individuazione dei livelli essenziali delle prestazioni, ciò significa che per la prima volta qualcuno stabilirà quali sono i diritti fondamentali che tu devi dare ai cittadini in ogni regione, perché in molti territori non sono stati garantiti. Secondo: l’autononomia differenziata non funziona come racconta qualcuno ‘tolgo a una regione e do a un’altra’, ma funziona che dove ho un’amministrazione virtuosa lo stato valuta di devolvere altre competenze. Non è un divario che si crea tra il nord e il sud, ma tra le amministrazioni capaci e quelle che capaci non sono state, e non mi stupisce che questo faccia paura a qualcuno”. 

“Non c’è – precisa il premier – un tentativo di indebolire ma di rafforzare, consapevoli dell’enorme potenziale del mezzogiorno d’Italia e della sua gente, agendo su alcune leve: bisogna avere una strategia, delle risorse, bisogna che quelle risorse arrivino a terra e che chi le gestisce sia responsabilizzato per spenderle al meglio”. 

“Con questi 4 elementi – sottolinea Meloni – i cittadini che vivono in queste regioni non devono avere paura di niente, perché hanno affrontato di tutto, la ‘ndrangheta e la criminalità organizzata, e devono poter contare sulla sfida della responsabilità. E noi combatteremo l”ndrangheta così”. 

Poi il premier replica alla segretaria del Pd, Elly Schlein:  “Ho letto un’intervista del leader dell’opposizione che dice che i ‘patrioti’ abbandonano il mezzogiorno, in riferimento a me. Penso che ci siano due modi di affrontare il divario del mezzogiorno con il resto del paese: il reddito di cittadinanza e le infrastrutture di cittadinanza. La prima era la risposta di chi considerava questi territori non recuperabili, il loro destino ineluttabile e quella che poteva fare era mantenerli nella loro condizione di povertà. Non è la mia visione di quello che è il potenziale di questi territori. A chi mi accusa di dividere l’Italia voglio dire che l’Italia è stata divisa da chi credeva che ci fossero cittadini di Serie A e cittadini di Serie B”. 

“Sulle infrastrutture – aggiunge il premier – complessivamente questo accordo dedica oltre 1 mld di euro: ci sono i 300 milioni destinati per legge alla realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, quelli che molti definiscono il ponte che non si farà mai, che è impossibile fare, ma io sono convinta che ‘impossibile’ è la parola che usano quelli che non hanno coraggio, che non hanno voglia di lavorare: per quelli che hanno coraggio e voglia di lavorare le cose si fanno”. 

Infine, Meloni rivendica il lavoro sul Pnrr: “Anche qui ne è stata fatta una questione ideologica ma abbiamo dimostrato che si poteva fare, come stanno facendo tutte le altre nazioni europee e che nel farlo potevamo dare risposte più cogenti ai problemi che abbiamo oggi: abbiamo liberato 21 miliardi di risorse che possiamo spendere per alcune priorità, tipo il sostegno al sistema produttivo”.

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