Prosegue la protesta dei “trattori” in tutta la Spagna

MADRID – Gli agricoltori sono scesi nuovamente in strada. Alla protesta, convocata dalle principali organizzazioni del settore, hanno aderito migliaia di produttori, specialmente i proprietari delle piccole aziende, in tutta la Spagna. Traffico bloccato dai trattori nei maggiori snodi stradali e accesso ai porti limitato, anche qui dai trattori, hanno caratterizzato la giornata di mobilizzazione.

Gli agricoltori, in particolare i proprietari delle piccole fattorie, hanno protestato per le difficoltà crescenti alle quali devono far fronte per mantenere viva la propria attività. Aumento dei costi di produzione, maggiori esigenze derivate da provvedimenti di carattere ambientali, burocrazia eccessiva e, soprattutto, accesso al mercato locale di prodotti importati da Paesi in cui le normative per la tutela dell’ambiente  non sono così stringenti come in Europa. Sono queste le cause principali alle quali i produttori attribuiscono l’impoverimento del settore agricolo. E, in particolare, l’esodo giovanile dalla campagna alle città. Sono queste la molla che muove gli agricoltori a manifestare.

Anche principali sigle – leggasi Asaja, Coag e Upa – hanno aderito alle iniziative della “Plataforma 6F” che, assieme all’Unione dei sindacati e all’Unió Pagesos, ha indetto in questi giorni.

La protesta degli agricoltori, oggi, si è fatta sentire nella Catalogna, dove la circolazione è stata interrotta lungo la Ap-7, a meno di 40 chilometri dalla frontiera francese. Un centinaio di produttori con i loro trattori, poi, hanno bloccato l’ingresso del porto di Tarragona.

L’interruzione intermittente della circolazione, invece, ha caratterizzato l’ingresso al porto di Motril (Granada) e la rete stradale che conduce a Siviglia. Gli agricoltori hanno manifestato anche a Malaga e Valladolid, Terruel, Badajoz, Cáceres ed altre città.

La protesta convocata alle porte di Mercamadrid, uno dei principali mercati all’ingrosso della Spagna, è stata un fallimento, avendovi aderito appena una dozzina di agricoltori. Asaja, Coag e Upa hanno comunque indetto un’altra manifestazione di protesta a Madrid il 26 febbraio. Questa, alla quale si prevede una adesione assai importante, si svolgerà in coincidenza con il Consiglio dei ministri dell’Agricoltura dell’Unione Europea.

Le manifestazioni, hanno già annunciato le organizzazioni del settore, proseguiranno in tutto il Paese. Si prevede che continueranno a portare in piazza “migliaia di agricoltori e allevatori di tutti i settori”.

Le richieste dei produttori alimentari sono rivolte alle Amministrazioni a tutti i livelli: europeo, nazionale e regionale. Le organizzazioni di categoria reclamano con urgenza che si approvino riforme nella catena alimentare, accordi commerciali con paesi terzi, semplificazione burocratica e flessibilità della PAC, “tra molte altre questioni”.

Redazione Madrid

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