Serie A: Inter, prove di fuga. Batte la Juve e vola a +4

L'allenatore dell'Inter Simone Inzaghi.

MADRID. – Ventitreesima giornata della Serie A che ha vissuto essenzialmente sul big match di ieri sera a San Siro, dove nella partita più importante forse dell’intero campionato, l’Inter ha battuto la Juventus per 1-0, consolidando il primato in classifica e staccando i rivali bianconeri ora di 4 punti. Per i nerazzurri è una vittoria importantissima, anche considerando che gli uomini di Inzaghi hanno una partita da recuperare (il 28 febbraio contro l’Atalanta).

Per l’Inter 6° vittoria consecutiva e fuga in testa: la Juve perde terreno

Il match del Meazza non è stato spettacolare, ma di certo molto intenso. La posta in palio ha suggerito alle due contenenti attenzione e concentrazione massima. A decidere l’incontro è stata l’autorete di Gatti al 37’ minuto del primo tempo. Nel complesso, Inter più brillante e che ha avuto numerose occasioni per il raddoppio, neutralizzate da uno Szczęsny in stato di grazia. Di contro, i bianconeri non sono stati né pungenti né cinici come solitamente gli accade: manovra compassata e poche opportunità per creare pericoli alla difesa interista.

Per la Juventus la battuta d’arresto contro la diretta rivale per il titolo è pesante, perché ora l’Inter prende il largo, tendando la prima, vera fuga del campionato, per giunta in un momento cruciale della stagione. I nerazzurri sono reduci da 6 vittorie consecutive, fra campionato e Supercoppa Italiana.

Unica nota stonata, nella magica serata dell’Inter, quella che riguarda il mister Simone Inzaghi: il tecnico nerazzurro, infatti, è stato ammonito al 79′ della sfida con la Juventus, 23° turno e match cruciale nella lotta scudetto con i bianconeri: il cartellino giallo è arrivato per essere uscito dall’area tecnica. Un provvedimento che costringerà l’allenatore a saltare la trasferta della sua squadra all’Olimpico, contro la Roma, nella prossima giornata di campionato, in programma sabato 10 febbraio.

Corsa Champions: Milan e Napoli in rimonta. Vola l’Atalanta, precipita la Lazio

Per il resto, emozioni condensate nella lotta Champions, che si fa sempre più appassionante. Detto che questa sera alle 20,45 scenderà in campo la Roma nel posticipo contro il Cagliari all’Olimpico (De Rossi contro Ranieri è sfida fra romani), da segnalare i punti pesanti conquistati dal Milan (passato in rimonta a Frosinone 2-3, con uno Jovic ancora decisivo) e quelli dell’Atalanta, che ha travolto una Lazio sempre più in difficoltà per 3-1, grazie ai gol di Pasalic e De Ketelaere (doppietta). Il Milan consolida così il terzo posto, mentre l’Atalanta conferma la quarta piazza.

In rimonta anche il successo del Napoli contro il Verona, con i partenopei sotto di un gol fino a dieci minuti dalla fine ma che coglievano un insperato 2-1 grazie ad un’autorete e a una prodezza del redivo Kvaratskhelia. Notte fonda invece per la Fiorentina, battuta venerdì con due gol nel recupero dal Lecce (3-2). Sembrano lontani i tempi in cui Italiano era considerato il mago della panchina e la Viola la squadra emergente. La realtà, adesso, sembra dire cose ben diverse, con i gigliati ottavi in classifica e reduci da due sconfitte consecutive (tre nelle ultime quattro gare).

In coda traballano tre panchine: per gli allenatori di Verona, Sassuolo e Udinese si fa dura

In coda, disco rosso per Verona e Sassuolo (battuto nel derby emiliano dal Bologna 4-2), mentre la Salernitana ultima in classifica rimedia un punticino in casa del Torino (0-0). Da oggi, ufficialmente, tante panchine iniziano a traballare: Baroni a Verona, Dionisi al Sassuolo e Cioffi a Udine, rischiano davvero grosso in caso di un ulteriore insuccesso.

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