Santanché: “Importante avere un filo diretto con le collettività” 

MADRID – Le nostre comunità all’estero saranno coinvolte nel progetto “Turismo delle Radici” attraverso “le nostre Ambasciate e organizzando eventi”. Lo ha assicurato la ministra Daniela Santanchè. La responsabile del Dicastero del Turismo, accompagnata dall’Ambasciatore Giuseppe Buccino,  ha inaugurato, nella “Feria Internacional del Turismo”, il “Padiglione Italia”, curato da Enit. La fiera “madrileña” è tra gli appuntamenti più importanti per gli operatori del settore.

Nel breve incontro con la stampa italiana a Madrid, la ministra Santanchè ha spiegato quanto importante sia “avere un filo diretto, un rapporto con le collettività”.

– Dobbiamo far capire loro che per noi è importante che tornino nel luogo di origine; che tornino a visitare quei paesi o città in cui sono nati i nonni o i genitori. Si tratta di rinsaldare i rapporti tra i discendenti dei primi emigrati e noi e di promuovere offerte che invoglino i tanti connazionali nel mondo a tornale a visitare la nostra nazione.

– Come possono contribuire al successo del progetto le associazioni create dagli italiani residenti all’estero e la stampa italiana edita all’estero?

– Abbiamo tante istituzioni – ha chiarito -. Ci sono l’Ice e l’Enit. Sia il ministero degli Esteri e sia quello del Turismo collaborano con tutte le attività. Come dicevo, è importante mantenere sempre più gli italiani che vivono all’estero legati alla loro nazione d’origine.

Si è quindi rammaricata del fatto che “a volte gli italiani non sono fieri della loro appartenenza, della loro identità”.

– Dobbiamo fare squadra. Essere consapevoli che c’è tanta voglia d’Italia nel mondo. È necessario vedere l’Italia come la nazione migliore, più accogliente anche se c’è a volte chi preferisce vedere l’erba del vicino più verde.

Sollecitata dalla collega dell’Ansa, che chiede quali riflessi possono avere sui flussi turistici le tensioni nel Mar Rosso e il conflitto nel Medio Oriente, la ministra non nasconde le proprie preoccupazioni.

– Qualsiasi conflitto ha ripercussioni sul turismo. Viviamo in un mondo interconnesso. L’informazione è globale. Noi avremmo bisogno di pace nel Medio Oriente, di tranquillità, di sicurezza, di fiducia…

Considera che la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, stia “facendo molto bene in politica estera” poiché “cerca di riportare l’Italia protagonista, con un ruolo orientato a mitigare i conflitti”.

– Quello dell’Italia – afferma – deve essere un ruolo di pace.

Zaia: “Aspettiamo con le braccia aperte”

Anche il governatore della Regione Veneta, Luca Zaia, è stato presente all’inaugurazione del “Padiglione Italia”. Ed anche a lui, presidente di una regione che ha tantissimi corregionali all’estero, abbiamo chiesto come intende coinvolgerli nel progetto “Turismo delle Radici”.

– Ma noi siamo già in collegamento con le nostre comunità – ha affermato -. Abbiamo assolutamente un link vivo con tutte le nostre comunità; con i Veneti nel Mondo che, poi, si declina nelle diverse associazioni. Basti pensare che tanti italiani in Sud America parlano ancora in Veneto piuttosto che in altre lingue. Le dirò di più: noi abbiamo più veneti fuori dal Veneto che nel Veneto stesso. Siamo 5 milioni. Abbiamo subito una vera e propria diaspora; due grandi flussi migratori: quello di fine 800 e quello del dopoguerra. Noi, in Veneto, i corregionali li aspettiamo a braccia aperte.

M.B./Redazione Madrid

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