Amarcord, 1996: quando la Vinotinto fu la sorpresa del Preolimpico di calcio

CARACAS. – Nel 1996 le olimpiadi moderne festeggiavano il centenario. Se il barone Pierre De Coubertin fosse stato ancora in vita, la sua manifestazione multidisciplinaria si sarebbe disputata nella terra dove questo sogno é nato: Atene. Ma non avrebbe mai immaginato che i suoi Giochi Olimpici sarebbero diventati cosí importanti, e così la scelta del CIO ricadde su Atlanta, anonima città della Georgia in cui risiede un tradizionale sponsor olimpico.

Tra gli sport in gara c’era il calcio che cercava 16 rappresentanti per il torneo a cinque cerchi. Due di questi dovevano provenire dalla zona Conmebol, il denominato Torneo Preolimpico andò in scena in Argentina nelle città di Mar del Plata e Tandil.

Con il chiaro obiettivo di fare il colpaccio e qualificarsi per la seconda volta nella sua storia ai giochi olimpici, la Vinotinto, che allora era allenata da Rafael Santana, disputò una serie di amichevoli in cui affrontó: Ecuador (vittoria 1–0), Bolivia (successo 1–0), Colombia (pareggio 1 –1), Costa Rica (vittoria 1–2), Ecuador (sconfitta 3–1), Bolivia (successo 1–2), Paraguay (ko 0–8), Perú (sconfitta 1–4) e Costa Rica (ko 1–2).

In quell’edizione del Preolímpico la Vinotinto fu inserita nel girone  B insieme a Colombia, Argentina, Ecuador e Cile.

Nella gara d’esordio affrontó i “cafeteros” battendoli per 1 – 0 con un gol di Jesús “Tute” Valiente (89’). Nella seconda giornata, i creoli furono battuti per 3 – 0 dall’Argentina

Poi i ragazzi di Rafa Santana, sfidarono l’Ecuador superandolo per 5 – 2 grazie alle reti di: Félix Hernández (39’) e gli italo-venezuelani Rafael Castellín (43’ e 57’), Ruberth Morán Puleo (77’ e 89’). Chiusero la prima fase del Preolímpico con un pareggio a reti bianche con il Cile.

Nel quadrangolare finale, la nazionale venezuelana affrontò Brasile (sconfitta 5 – 0), Argentina (ko 2 – 0) ed Uruguay (sconfitta 3 – 1). Contro i “charrúas l’unico gol fu segnato da Gabriel Urdaneta (53’).

Anche se la meta di andare ad Atlanta 1996 non fu raggiunta, quella Vinotinto stava iniziando a dimostrare che stava migliorando e che negli anni successivi avrebbe dato filo da torcere a tutti.

Nella rosa c’erano Rafael Dudamel, David McIntosh, José Manuel Rey, José Luis Vallanilla Pacheco, Gabriel Urdaneta e gli italo-venezuelani Ruberth Morán Puleo e Rafael Castellín. Calciatori che, alcuni anni dopo, con Richard Páez sulla panchina sono stati protagonisti del boom vinotinto.

(di Fioravante De Simone / redazione Caracas)

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