Anziani, governo attua legge delega: 1 miliardo per invecchiamento attivo

Anziani seduti in panchina in un parco. (ANSA)

MADRID. – “Come promesso abbiamo approvato oggi un decreto legislativo attuativo del Patto per la Terza Età: è una riforma di cui andiamo orgogliosi e che l’Italia aspettava da più di 20 anni, solo una tappa di un percorso che andrà avanti per tutta la legislatura. 

Con più di 1 miliardo di euro in due anni e l’avvio della sperimentazione di una prestazione universale che consentirà di aumentare di oltre il 200% l’assegno di accompagnamento degli anziani più fragili e bisognosi, diamo finalmente risposte concrete ai bisogni dei nostri oltre 14 milioni di anziani, ai non autosufficienti e alle loro famiglie. 

Il governo ha lavorato fin dal suo insediamento a una riforma strutturale delle politiche in favore della terza età consapevoli che gli anziani rappresentano la storia di questa Nazione”. 

Così il premier Giorgia Meloni, salutando l’approvazione da parte del cdm del decreto legislativo che attua la legge delega sugli anziani. “Siamo perfettamente nei tempi con l’attuazione della legge delega” ha rivendicato in conferenza stampa il ministro del Lavoro, Marina Elvira Calderone, che poi ha aggiunto: “Il nostro obiettivo non è quello di risparmiare ma di spendere bene, fornendo l’assistenza e il supporto a chi ne ha bisogno come facciamo con lo schema di decreto legislativo della legge delega anziani che oggi approviamo”. 

Nel corso della conferenza stampa, Calderone ha parlato anche dell’Adi, l’assegno di inclusione, sottolineando che sarà erogato da domani per 450mila famiglie, per un importo medio di 645 euro. Rispetto alla platea dei potenziali percettori pari a 737mila persone, spiega il ministro, “ad oggi abbiamo acquisito 651mila domande”.  

Il viceministro al Lavoro, Maria Teresa Bellucci, ha spiegato che il provvedimento per la terza età  punterà sulle politiche attive, e che un altro pilastro fondamentale sarà “la casa come primo luogo di cura, quindi attenzione all’assistenza domiciliare integrale: questo era anche un obiettivo del Pnrr e le risorse del Pnrr vengono messe a disposizione su questo”. E poi si punta sulla semplificazione: “Con questa riforma gli anziani avranno un unico luogo di accesso e un’unica valutazione per l’accesso ai servizi”. 

Sugli anziani non autosufficienti, sottolinea infine il viceministro,  “è stato fatto un lavoro importante: nel decreto legislativo abbiamo inserito una sperimentazione di due anni con una prestazione universale a scelta della persona anziana non autosufficiente, iniziando a mettere in protezione quella platea di persone più bisognose e fragili, anche da un punto di vista economico, e over 80″. 

“Si passerà – spiega – da un assegno di accompagnamento pari a 531,76 euro a 1380 euro, da poter spendere per servizi, cura e assistenza”.  “Abbiamo approvato un provvedimento importante con cui diamo concreta attuazione alla legge delega sulle politiche in favore delle persone anziane – spiega il ministro della Salute, Orazio Schillaci – 

L’Italia è tra le Nazioni più longeve al mondo e dobbiamo fare in modo che questa longevità sia accompagnata da un buono stato di salute e una migliore qualità della vita: promuovere l’invecchiamento attivo e in salute è fondamentale per aumentare lo stato di benessere fisco e psichico ma anche per ridurre i costi di cura e assistenza. 

Si tratta di un provvedimento che, dopo tanti anni, si occupa a 360 gradi delle persone anziane stanziando la cifra significativa di 1 miliardo: cura al domicilio, tutela della salute mentale, inclusione sociale, accesso ai servizi socio-sanitari. Da questo governo arriva un vero e proprio cambio di passo per la tutela e il benessere dei nostri anziani”.

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