Istat: 120 omicidi donne nel 2023, per metà opera del partner

Immagine di rawpixel.com su Freepik

MADRID. – Secondo dati del ministero dell’Interno, in totale gli omicidi nel 2023 sono stati 330 rispetto ai 322 del 2022; gli omicidi di donne sono stati 120, rispetto ai 126 dell’anno precedente: 4 volte su 5 questi ultimi sono avvenuti nell’ambito familiare ristretto o allargato e sono stati effettuati nel 50% dei casi dal partner o dall’ex partner. Dei casi di omicidio in cui è stato identificato l’autore, quasi nel 93% dei casi le donne sono state uccise da un uomo.

Sono i dati forniti dal direttore centrale dell’Istat per le statistiche demografiche e il censimento della popolazione, Saverio Gazzelloni, durante l’audizione nella Commissione d’inchiesta sul femminicidio. “E’ stata un’audizione molto importante, che ha dato un quadro molto puntuale, non solo sui numeri dei femminicidi, che sono rimasti costanti, ma ha anche fornito un elemento qualitativo di riflessione su tutto il fenomeno ormai strutturale del femminicidio – spiega Martina Semenzato, presidente della Commissione –

Si è spaziato dalla violenza economica per arrivare alla differenza di approccio sul tema tra giovani donne e giovani uomini, si è parlato di formazione, si è parlato di prevenzione e di interventi normativi: questo ci fa capire che un istituto come l’Istat può diventare un compagno di viaggio fondamentale nella prevenzione della violenza di genere, fornendoci gli strumenti per operare interventi normativi sempre più puntuali. Dobbiamo travalicare l’aridità con cui si racconta il femminicidio solo attraverso i numeri”.

Alla Camera, oggi, Semenzato ha inoltre promosso la presentazione del libro “E adesso splendi” di Chiara Franchi, primo dei quattro appuntamenti previsti tra gennaio e febbraio del “taccuino”, progetto sui “nuovi linguaggi contro la violenza di genere”.

“Il ‘taccuino’ – afferma la deputata di Noi Moderati – si è aperto con un tema di rinascita e consapevolezza che riguarda proprio le donne vittime di violenza, proprio per tornare a ‘splendere’ e acquisire quell’autostima che dalla violenza viene minata. Indipendenti dal punto di vista mentale e da un punto di vista economico, proprio per tornare a splendere”.

Lascia un commento