EEQF, chiuso il progetto con una tavola rotonda sui certificati di qualità

Un aspetto della tavola rotonda

MADRID – Una evoluzione lenta ma constante, come un contagocce. Si sa, cambiare abitudini non è facile; neanche lo è conciliare i costi con la qualità. Fortunatamente le nuove generazioni sono più informate ed anche più esigenti. Per loro i marchi IGP, DOP, ETG, CPAEN e l’eurofoglia, il logo biologico della Commissione Europea, sono importanti. La tavola rotonda “Certificati, qualità e tradizione: un’identità comune tra Italia e Spagna”, evento inserito nell’ambito del progetto “Enjoy European Quality Food”, si collega con l’inclinazione delle comunità per un’alimentazione più sana.

Organizzata dalla Camera di Commercio Italiana per la Spagna e moderata  da Alberto Luchini, giornalista ed esperto gastronomico, alla tavola rotonda hanno preso parte il presidente del “Consorzio di Tutela del Provolone Valpadana”, Giovanni Guarnieri;  il presidente di “Slow Food Madrid”, Juan José Burgos; il presidente dell’“Academia Madrileña de Gastronomía”, Rogelio Enriquez; e lo chef di origine veneta Paolo Casagrande, tre stelle Michelin con il ristorante Lasarte di Barcellona.

Il dibattito, che si è prolungato per oltre un’ora senza che per questo scemasse l’interesse tra i numerosi presenti, ha posto l’accento sull’importanza dei marchi IGP e DOP. Il primo permette di identificare l’origine geografica del prodotto e l’altro garantisce che si tratta di un prodotto genuinamente italiano di alta qualità la cui zona di origine e le tradizioni utilizzate tutt’ora per crearlo lo rendono così peculiare da doverlo salvaguardare da contraffazioni.

Juan José Burgós ha commentato che il consumatore, attraverso le sue scelte, si trasforma in un co-produttore. Infatti, con i suoi acquisti contribuisce allo sviluppo dell’industria di qualità e delle regioni in cui il prodotto si elabora, proprio come il provolone Valpadana tutelato dal “Consorzio Tutela Provolone”. Giovanni Guarnieri, dal canto suo, ha illustrato le caratteristiche dei consumatori, uno scenario assai segmentato. Casagrande ha sottolineato l’importanza, per un ristorante e soprattutto  per uno chef, dei prodotti di altissima qualità che assicurano l’eccellenza dei piatti offerti nel menù. A questo proposito Burgos ha fatto notare che il piatto che si presenta al cliente, specialmente se è un buongustaio, è solo la punta dell’Iceberg che nasconde una catena di produzione che inizia con allevatori e contadini che si sforzano per mantenere alta la qualità della produzione ortofrutticola, della carne e dei latticini rispettando nel limite del possibile le tradizioni.

Alla base di una buona alimentazione e di una buona cucina, hanno fatto notare a più riprese i conferenzieri partecipanti alla tavola rotonda, ci sono i marchi di qualità riconosciuti a livello internazionale che tutelano produttori e consumatori e che, sempre più, rappresentano una guida per l’acquisto di prodotti di qualità.

La biblioteca dell’Ateneo di Madrid, una delle tappe della “visita guidata”

L’evento organizzato dalla Camera di Commercio Italiana per la Spagna concludeva con una “visita guidata” all’edificio sede, opera degli architetti  Enrique Fort e Luis Landecho, che ha fatto da cornice alla tavola rotonda, e, poi, con un cocktail elaborato dallo chef Casagrande presso la “Cantina del Ateneo”. È stata questa l’occasione per degustare i prodotti dei consorzi italiani che fanno parte del progetto “Enjoy European Quality Food”.

Redazione Madrid

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