Ristoratrice trovata senza vita dopo la bufera sui social, ora è scambio di accuse

Foto di goszka da Pixabay

MADRID. – La morte di Giovanna Pedretti, la ristoratrice di Sant’Angelo Lodigiano che nei giorni scorsi era finita sotto ai riflettori per la risposta alla presunta recensione omofoba e abilista di un cliente, porta di colpo una vicenda di cronaca sul pulpito politico, tra gogne e contro-gogne.

L’autopsia sul corpo della donna, ritrovato senza vita ieri nel fiume Lambro, è prevista intorno a metà settimana, ma gli inquirenti (e anche l’opinione pubblica) valutano come pista più probabile quella del suicidio.

Innescato dalla gogna social scatenata dai tentativi di debunking del racconto della donna, iniziati da Selvaggia Lucarelli e dal suo compagno, lo chef Lorenzo Biagiarelli, e proseguiti poi da un servizio del Tg3: diversi indizi (l’impossibilità di trovare online la recensione incriminata, alcuni refusi nel post e nella risposta, la sgranatura nell’immagine) avevano lasciato pensare a un fake anche se la signora Pedretti, che interpellata aveva confermato la veridicità della vicenda.

È soprattutto la Lega, questa mattina, ad attaccare Lucarelli e Tg3: “La presunta risposta falsa a un commento social di una pizzeria di Lodi è stata affrontata dai Lucarelli e dal Tg3 come fosse il Watergate – spiega il deputato Igor Iezzi. “Dov’è finito il vecchio caro buonsenso? Adesso ci aspettiamo che chi ha innescato questa caccia alle streghe ci offra un apprezzato silenzio. Nel mentre ci chiediamo: la Rai e l’ordine dei giornalisti, non hanno niente da dire?”.

Per Mara Bizzotto, vicepresidente vicario dei senatori della Lega, “quanto accaduto nel lodigiano è sconvolgente e fa riflettere: il Tg3 e i Lucarelli hanno affrontato una presunta recensione falsa come lo scandalo Watergate. L’auspicio è che chi ha gettato così tanto fango adesso abbia la decenza di tacere”.

Polemica su Selvaggia Lucarelli

E Luca Toccalini rincara la dose: “Siamo sconvolti da quanto accaduto a Lodi. È incredibile come un notiziario nazionale, in questo caso il Tg3, abbia dato un risalto sproporzionato alla vicenda di Giovanna Pedretti, la pizzaiola che avrebbe sfruttato un commento finto per farsi della pubblicità. Scene di interviste che sembrano più interrogatori, che aggiungendosi ai post pubblicati da Selvaggia Lucarelli, hanno contribuito a scatenare una pesante gogna mediatica. Presenteremo un’interrogazione parlamentare per capire se ci sia un collegamento di tipo contrattuale tra l’influencer e la rete pubblica”.

Biagiarelli, su Instagram, respinge “e accuse di ‘odio social’ e ‘shitstorm’ “dal momento che la signora Giovanna, in questi due giorni, non ha ricevuto dalla stampa che lodi e attestazioni di stima, e solo qualche sparuto e faticoso tentativo di ristabilire la verità che, in ogni caso, non ha e non avrebbe mai avuto pari forza. “Vi invito – aggiunge -, se davvero pensate che la signora Giovanna si sia tolta la vita, per un inesistente ‘odio social’, a riflettere sul concetto di verità”.

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