Giorgetti: “Mes l’avrei votato, ma non era aria”. Opposizioni: “Si dimetta”

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti.
Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti.

MADRID. – Che il Mes fosse il convitato di pietra, nel giorno dell’approvazione in Senato della legge di bilancio, si era capito sin dalle dichiarazioni di voto, in cui tutti i gruppi delle opposizioni avevano fatto riferimento alla mancata approvazione, avvenuta ieri alla Camera, delle modifiche al Meccanismo europeo di solidarietà.

La questione è poi esplosa quando, a voto ultimato, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha detto ai cronisti di avere avuto interesse “che il Mes fosse approvato per motivi economico finanziari” ma “per come si è sviluppato il dibattito negli ultimi giorni con giurì d’onore e queste cose qui, mi è sembrato non ci fosse aria, ma per motivazioni non soltanto economiche”.

Parole cui le opposizioni replicano sin da subito: a partire da Carlo Calenda, leader di Azione, in tv su La7 dice che “c’è un ministro dell’Economia e delle Finanze, a cui Giorgetti si riferisce parlando di se stesso, che evidentemente e razionalmente era favorevole alla ratifica del Mes. Poi c’è Giorgetti, che era il signore che faceva parte del governo Draghi ma ha sfiduciato il governo Draghi. Forse Giorgetti non sa chi è il ministro dell’Economia perché se fosse lui si sarebbe dimesso”.

Per il capogruppo Pd al Senato Francesco Boccia “se il ministro dell’Economia è stato smentito da una scelta politica fatta dai leader sovranisti, allora farebbe bene a trarre le conclusioni e a dimettersi, perché è evidente che la politica economica non l’ha fatta il ministro dell’Economia, bensì la premier e il vicepremier Salvini con un alto tasso di propaganda”.

Usano lo stesso tono anche Riccardo Magi di PiùEuropa (“l’Italia non ha ratificato il Mes non per ragioni tecniche, ma per l’ideologia anti europea e complottista che muove l’azione di questo governo, e Giorgetti ammette candidamente che la sua opinione non conta nulla”) e Angelo Bonelli di AVS (“Giorgetti conferma che il governo è allo sbando, dimissioni sarebbero atto di dignità”). Giorgetti, dal canto suo, sulle richieste di dimissioni arrivate da più parti replica con ironia: “I consigli dell’opposizione sono sempre utili – spiega -. Però permettetemi, alla fine decido io”.

(REDAZIONE/9COLONNE)

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