Papa Francesco: “Presepe scuola sobrietà di fronte a consumismo Natale”

Il Presepe di Vangelo Vivo.
Papa Francesco: il Presepe di Vangelo Vivo. (ANSA)

MADRID. – Il presepe “nasce come scuola di sobrietà. E questo ha molto da dire a noi. Oggi, infatti, il rischio di smarrire ciò che conta nella vita è grande e paradossalmente aumenta proprio sotto Natale: immersi in un consumismo che ne corrode il significato”. 

Così Papa Francesco, nell’udienza generale nell’aula Paolo VI dedicata agli 800 anni del presepe vivente di Greccio, opera di San Francesco nel Natale 1223. “Il consumismo del Natale”  è il fulcro della riflessione del pontefice, che aggiunge: 

“È vero, che si vuole fare dei regali, questo va bene, è un modo, ma quella frenesia di andare a fare le spese attira l’attenzione da un’altra parte e non c’è quella sobrietà del Natale. Guardiamo il presepio: quello stupore davanti al presepio. A volte non c’è spazio interiore per lo stupore, ma soltanto per organizzare le feste”. 

Al termine della catechesi, il papa torna a rivolgere il suo pensiero ai conflitti in corso: “Non dimentichiamo la gente, i popoli che soffrono il male della guerra. Le guerre sempre sono una sconfitta. Non dimentichiamo questo. Soltanto guadagnano i fabbricanti di armi. Per favore, pensiamo alla Palestina, a Israele. Pensiamo all’Ucraina martoriata, che soffre tanto. E pensiamo ai bambini in guerra, le cose che vedono. Andiamo al presepe e chiediamo a Gesù la pace. Lui è il principe della pace”.

(Redazione/9colonne)

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