MADRID. – “Oggi, in Commissione Bilancio, abbiamo ritenuto di chiedere ulteriori approfondimenti prima di emettere il parere sul Mes. Quelle delle opposizioni sono evidentemente delle contestazioni strumentali: non solo perché avrebbero potuto provvedere ben autonomamente, quando erano in maggioranza, ma soprattutto perché non esiste un motivo di urgenza”.
Così Ylenja Lucaselli, deputata di Fratelli d’Italia, spiegando quanto accaduto in Commissione Bilancio, stamattina riunutasi per i pareri sulla ratifica del Mes. “L’approfondimento che abbiamo chiesto – continua la parlamentare – è un approfondimento di cui abbiamo necessità, non per noi stessi, non per un motivo politico ma per rispetto agli italiani”.
Al termine della capigruppo, il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha spiegato che del tema se ne riparlerà domattina, attendendo anche l’esito della riunione Ecofin di oggi.
Sul piede di guerra, però, le opposizioni: “L’ennesimo rinvio sul Mes voluto dalla maggioranza conferma le evidenti difficoltà del governo Meloni, il quale continua a buttare la palla in calcio d’angolo e a ingannare i cittadini per cercare di nascondere le sue menzogne e contraddizioni. Da quando è al governo questa Destra è passata da Fiuggi a fuggi” afferma Francesco Silvestri, capogruppo alla Camera M5S.
Intanto, la polemica è però anche interna alle opposizioni: “Siamo stati sempre contrari, non lo abbiamo attivato e non passerà con i nostri voti” ha ribadito il presidente M5S Giuseppe Conte a Radio 24.
“Il M5S ha firmato il Mes ma non ratificherà il Mes. Qualcuno pensa di poter governare con queste persone? Chiedo al Pd: quale alternativa credete si possa costruire? Volete una nuova stagione di irresponsabilità e populismo?” scrive sui social il leader di Azione, Carlo Calenda.
(Redazione/9colonne)
