Imprese, Urso-Zangrillo: ok dal Cdm, arriva il “controllo collaborativo”

Operai al lavoro in una piccola impresa.
Operai al lavoro in una piccola impresa.

MADRID. – Semplificazione dei controlli, eliminazione delle duplicazioni e sovrapposizioni per alleviare il carico sulle attività economiche: è il contenuto dello schema di decreto legislativo approvato in via preliminare oggi dal Consiglio dei ministri.

Il provvedimento del ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, di concerto con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e con il ministro dell’Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, introduce un nuovo approccio nei rapporti tra le istituzioni e le imprese, fondato nelle intenzioni del governo sulla collaborazione, sulla premialità dei comportamenti virtuosi e volto perciò alla prevenzione degli illeciti.

“Puntiamo a ridurre gli oneri amministrativi, soprattutto per le piccole imprese, ad accrescere la trasparenza amministrativa, a incidere sui fenomeni corruttivi, migliorando la competitività e lo sviluppo del territorio. Controlli più razionali non significa infatti meno controlli, ma più efficaci. L’obiettivo è dunque quello di favorire le imprese e migliorare il rapporto con la Pa, così da generare ricadute positive per l’intera collettività”, commenta Zangrillo.

“Finalmente il nostro Paese si doterà di un nuovo sistema di controlli sulle attività economiche, che saranno più razionali ed efficaci, secondo un approccio collaborativo tra la Pubblica amministrazione e il tessuto industriale. Per la prima volta i controlli saranno indirizzati dove il rischio è più elevato, alleggerendo l’onere regolatorio nei settori a rischio minore. Una riforma sfidante e innovativa, attesa da oltre 10 anni. Il governo è dalla parte di chi produce, al fianco delle imprese, avanti su questa strada”, dichiara da par suo il ministro Urso.

Sistema di identificazione del rischio

Tra le novità contenute negli undici articoli del decreto legislativo che attua la semplificazione dei controlli sulle attività economiche prevista dalla legge sulla concorrenza, il principio guida è quello del “controllo collaborativo” che deve guidare le imprese nello svolgimento corretto delle loro attività più che produrre sanzioni per chi non è in regola.

Per questo motivo viene stabilita l’impossibilità di procedere in contemporanea a ispezioni diverse sullo stesso operatore, la limitazione delle ipotesi di accessi a sorpresa e la valorizzazione del contraddittorio anche nell’eventuale fase sanzionatoria. La Pubblica amministrazione direzionerà i suoi controlli dove il rischio è più alto, alleviando dagli oneri dei controlli i settori dove è invece minore.

Per la realizzazione di questo obiettivo viene introdotto un vero e proprio sistema di identificazione del rischio, cui consegue il rilascio di un bollino certificativo di cosiddetto “basso rischio” con il diritto per l’impresa di essere sottoposta a controlli con un intervallo non inferiore a un anno.

(Redazione/9colonne)

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