Meloni, Ue in chiaroscuro: “Bene allargamento, ma su patto di stabilità intesa lontana”

Bruxelles, 15/12/2023 - Il Presidente Meloni con il Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen e con il Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto.. (Ufficio stampa)

MADRID. – Soddisfatta per l’avvio delle procedure per l’allargamento dell’Unione a Ucraina e Moldova, ma anche alla Bosnia. Non soddisfatta (ma non pessimista) per il mancato accordo sul nuovo Patto di stabilità. Per Giorgia Meloni è un Consiglio europeo “in chiaroscuro” quello che si è appena chiuso a Bruxelles, e che aveva due punti su tutti all’ordine del giorno. 

“Sono molto soddisfatta del risultato raggiunto dal Consiglio Europeo sull’allargamento dell’Unione Europea – esordisce la presidente del Consiglio in un punto stampa –  In particolare c’è grande soddisfazione per l’inizio della negoziazione con l’Ucraina. Bene anche il bilanciamento trovato nel vertice con i Paesi dei Balcani Occidentali, di cui l’Italia da tempo sostiene i passi in avanti”. 

Per quanto riguarda invece l’altro dossier caldo, “non siamo invece riusciti a trovare una soluzione sulla revisione del bilancio pluriennale, siamo ancora lontani. Ma io non sono pessimista sul fatto che si possa raggiungere nel prossimo Consiglio”. 

Di certo, aggiunge Meloni “l’unica cosa che non posso fare è dare il mio ok a un patto che non io, ma nessun governo italiano può rispettare. Leggo da più parti della possibilità di un veto, diciamo che è meglio cercare una sintesi con gli altri. Ribadisco che non chiediamo più soldi per buttarli dalla finestra”.  

Meloni si dice comunque soddisfatta del paragrafo migrazioni: “nel draft ci sono tutti i punti su cui l’Italia insisteva, c’è il punto delle migrazioni, su cui prima c’era il nulla, con 10 miliardi per la dimensione esterna, un grande risultato se riusciremo confermarlo. 

E’ passato un paragrafo scritto dall’Italia dove si ribadisce un punto fondamentale, che prevede il lavoro sulla dimensione esterna, la lotta all’immigrazione illegale, una più efficace politica di rimpatrio, una visione che l’Italia ha contributo a far diventare europea”.   

Non c’è, nel documento finale del Consiglio, un riferimento al conflitto in corso in Medio Oriente, ma comunque se ne è parlato tra i leader a Bruxelles: “C’è stata una discussione approfondita sul Medio Oriente, ci siamo trovati d’accordo nel continuare a condannare gli attacchi di Hamas del 7 ottobre, nel ribadire il diritto di Israele a difendersi nell’ambito delle norme internazionali, a lavorare per la soluzione de due popoli, due Stati”,  assicura Meloni. 

Che risponde anche sul momentaneo stop al Patto Italia-Albania sui migranti, deciso dalla Corte costituzionale di Tirana: “Sono ottimista che non accada nulla, ma non mi infilo nelle questioni di una nazione sovrana, al momento comunque non abbiamo bisogno di un piano B e spero non serva”.

(Redazione/9colonne)

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