Patto di stabilità, Meloni: “La posizione più distante? Non l’Ungheria ma la Germania….”

Palazzo Montecitorio, 12/12/2023 - Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha reso le Comunicazioni alla Camera dei Deputati in vista del Consiglio europeo del 14 e 15 dicembre. (Ufficio Stampa)

MADRID. – “Sono soddisfatta per i passi avanti che si stanno facendo, le posizioni sono ancora distanti e bisogna capire quale può essere la sintesi. Io farò tutto quello che posso per far ragionare e confrontarmi con tutti gli altri Paesi perché, se non si trova un accordo si torna alle vecchie regole. Ricordo che lo Stato che ha le posizioni più distanti da noi oggi non è l’Ungheria di Orban, ma la Germania… “.

Così la premier Giorgia Meloni in Senato nella replica alle comunicazioni rese in vista del Consiglio europeo al via domani sul Patto di Stabilità. “Continuiamo a rivendicare un patto di stabilità che tenga conto della strategia che l’Europa si è data, con il Piano NextGeneration EU. Non avrebbe senso oggi una governance che non tenga conto del fatto che gli stati sono stati incentivati a fare degli investimenti: riconoscere questo non serve solo all’Italia, ma a tutta l’Europa, perché altrimenti si colpiscono i Paesi che fanno le cose”, ha proseguito Meloni dicendosi “molto fiera del lavoro fatto sul Pnrr, per adeguarlo a un contesto che era mutato e per risolvere alcune criticità: era vista come una scelta folle, che ci avrebbe fatto perdere le risorse e portato quasi l’Italia fuori dall’Europa, in un discorso sempre distruttivo che non fa stato del ruolo dell’Italia. Abbiamo dimostrato che le cose, se fatte bene, si possono ottenere. Nonostante si sia tifato più perché l’Italia non ottenesse la terza rata che per la finale di Coppa Davis”.

Politica estera e sanità

“Capisco possa dare fastidio il fatto che l’Italia finalmente ha una politica estera e possa essere un hub energetico, ci abbiamo lavorato sia col Piano Mattei che con il Pnrr”, afferma ancora Meloni soffermandosi sul capitolo sanità. “Arriva quest’anno un fondo sanitario a un massimo di risorse mai avute, 10 miliardi in più di quando c’era il Covid. L’escamotage del centrosinistra per dire il contrario è il rapporto con il Pil, ma per fortuna oggi il Pil va meglio…”.

(Redazione/9colonne)

Lascia un commento