Cop28, trovato l’accordo: impegno ad abbandonare combustibili fossili entro il 2050

Khaled al-Otaiby, un ufficiale della Aramco, guarda l'estrazione di petrolio. Opec
Khaled al-Otaiby, un ufficiale della Aramco, guarda l'estrazione di petrolio. (ANSA/AP Photo/John Moore)

MADRID. – È stato raggiunto un compromesso sul cosiddetto accordo “global stocktake” (cioè, “bilancio globale”) da parte dei delegati riuniti a Dubai per la Cop28. L’ultima bozza che ha raggiunto il consenso di 200 delegati chiede di “transitare fuori dai combustibili fossili” l’economia globale entro il 2050 e insiste sul fatto che l’azione deve essere accelerata nel prossimo decennio.

Ma non compare la frase su cui si è tanto discusso in questi giorni, l’ormai celebre “phase-out”, cioè l’eliminazione dei combustibili fossili che non aveva ottenuto il necessario consenso durante le lunghissime discussioni. L’annuncio è stato dato da Sultan Al Jaber nel corso della plenaria. Il consenso dei delegati non è risultato unanime.  A giudizio di Sultan Al Jaber si tratta di un “accordo storico”.

Il petroliere e ministro dell’Industria degli Emirati Arabi Uniti ha condotto in maniera molto personale e con piglio decisionista la conferenza. Anche nell’ultima plenaria ha tenuto un discorso fuori dagli schemi per questo tipo di conferenze, con aspetti “motivazionali” e “personali-familiari” che non sono abituali in questi consessi.

Compromesso

All’annuncio del raggiungimento dell’accordo dalla platea è partito un fragoroso applauso e i delegati hanno iniziato ad abbracciarsi, anche se in tutti era molto chiaro che si tratta di un compromesso. Al Jaber ha parlato di un “piano guidato dalla scienza, migliorato, equilibrato”. Di storico comunque resta il fatto che il termine “combustibili fossili” viene citato esplicitamente in un documento della Cop28.

(Redazione/9colonne)

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