Migranti, Papa Francesco ai Prefetti: “Sono volti, non numeri”

Papa Francesco rivolge il suo discorso ai prefetti italiani. (Vatican news)

MADRID. – “Volti, non numeri”: i migranti vanno “ricevuti, accompagnati, promossi e integrati”. Papa Francesco, ricevendo in Udienza i Prefetti italiani, si sofferma sui flussi migratori con la loro “delicata gestione a livello locale”. Si tratta di un compito “non facile – afferma Bergoglio -, perché affida alla vostra cura persone ferite, persone vulnerabili, spesso smarrite e reduci da traumi terribili.

Sono volti, e non numeri: persone che non si possono semplicemente classificare, ma che occorrerebbe abbracciare; fratelli e sorelle che hanno bisogno di essere sottratti dai tentacoli delle organizzazioni criminali, capaci di speculare senza alcuna pietà sulle loro disgrazie. Abbiamo saputo dei ‘lager’ in alcuni Paesi del Nord Africa, dove quelli che vogliono venire in Europa sono trattati da schiavi, torturati, anche uccisi. A voi è dato l’arduo compito di organizzare sul territorio una loro accoglienza ordinata, basata sull’integrazione e sul costruttivo inserimento nel tessuto locale”.

Secondo il Papa, i Prefetti non possono essere lasciati soli nel compito di sostenere i migranti “nei loro bisogni essenziali e al tempo stesso di prestare ascolto alle apprensioni e alle tensioni che si possono generare nei residenti, come pure naturalmente di intervenire quando si creino situazioni di disordine e di violenza”.

Se non c’è integrazione c’è pericolo

“Dobbiamo stare attenti – è il monito del Papa -. I migranti vanno ricevuti, accompagnati, promossi e integrati. Se non c’è questo, c’è pericolo; se non c’è questo cammino verso l’integrazione, c’è pericolo. E questo mi fa pensare anche a un altro problema. I migranti aiutano, quando si inseriscono bene. L’Italia è una terra dove mancano i figli, e vengono i migranti. A me preoccupa il problema della poca natalità qui in Italia.

Non fanno figli. Mi diceva uno dei miei segretari che andava per la piazza l’altro giorno: si è avvicinata una signora che aveva un carrello col bambino; lui va per accarezzare il bambino… era un cagnolino! I cagnolini sono al posto dei figli. Pensate questo. La responsabilità che gli italiani hanno di fare i figli per crescere e anche per ricevere i migranti come figli”.

Ordine pubblico e ambiente

Papa Francesco si sofferma anche su altre due sfide importanti: l’ordine pubblico e le criticità ambientali. Il primo è “l’aspetto prioritario e anche più delicato del vostro lavoro – continua Bergoglio rivolgendosi ai Prefetti -, perché richiede, spesso in situazioni imprevedibili e di emergenza, di coniugare il rispetto della legge con l’attenzione all’umano”. Sulle criticità ambientali, conclude il Pontefice, “è importante e urgente, nel presente come nel futuro, unire gli sforzi per tutelare, per tempo e con lungimiranza, la nostra casa comune”.

(Redazione/9colonne)

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