Transizione energetica e fragilità: un’occasione per agire

Un deserto

MADRID.  – Un importante passo avanti nella comprensione dell’impatto della transizione energetica sui gruppi più vulnerabili è stato compiuto grazie allo studio internazionale FETA (Fair Energy Transition for All – Listening to economically disadvantaged people). Avviato nel 2019 e giunto ora alla sua conclusione, il progetto si è concentrato sull’ascolto delle voci dei soggetti economicamente svantaggiati per comprendere a fondo le sfide e le opportunità che la transizione energetica presenta per queste comunità.

La presentazione dei risultati è avvenuta a Milano, presso la Fondazione Cariplo, che insieme ad altre fondazioni europee, ha sostenuto e promosso questa iniziativa volta a garantire che la transizione energetica non lasci nessuno indietro.

Il contesto della transizione energetica è caratterizzato da una crescente consapevolezza della necessità di ridurre le emissioni di gas serra e di adottare fonti di energia più sostenibili. Tuttavia, il percorso verso una transizione energetica equa e inclusiva richiede un’attenzione particolare verso i gruppi più fragili ed economicamente svantaggiati.

Lo studio FETA ha adottato un approccio centrato sulle persone, cercando di comprendere le esperienze, le preoccupazioni e le necessità delle comunità vulnerabili in relazione alla transizione energetica. Ascoltare direttamente le voci di coloro che potrebbero essere maggiormente colpiti è un passo fondamentale per sviluppare politiche e iniziative che siano veramente inclusive e rispettose delle diverse realtà.

I risultati presentati a Milano hanno evidenziato alcune delle sfide affrontate dai gruppi vulnerabili durante la transizione energetica, tra cui l’accesso limitato a fonti energetiche sostenibili, l’aumento dei costi energetici e le potenziali ripercussioni sulla sicurezza occupazionale. Tuttavia, il progetto ha anche individuato opportunità per migliorare l’equità attraverso iniziative mirate e politiche inclusive.

Il coinvolgimento attivo delle fondazioni europee, tra cui la Fondazione Cariplo, sottolinea l’importanza della collaborazione tra settore pubblico e privato nel garantire una transizione energetica equa e inclusiva. La presentazione dei risultati a Milano è stata anche l’occasione per promuovere un dialogo aperto tra i vari attori interessati, compresi governi, imprese e organizzazioni della società civile.

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