Ocse: Multinazionali troppo favorite, serve una riforma fiscale globale

Ingresso principale del centro conferenze alla sede dell’OCSE a Parigi. (foto Victor Tonelli)

MADRID. – Le multinazionali continuano a riportare profitti a bassa tassazione, anche in giurisdizioni con elevate aliquote fiscali sulle società. Lo dice una nuova analisi dell’Ocse, sottolineando la necessità di una riforma fiscale globale. Secondo l’Ocse, le giurisdizioni con aliquote fiscali elevate rappresentano oltre la metà dei profitti a bassa tassazione dichiarati a livello globale dalle imprese multinazionali.

I nuovi dati e le stime sulla tassazione dei profitti delle grandi multinazionali mostrano come gli incentivi fiscali e altre agevolazioni nelle giurisdizioni con aliquote fiscali legali e medie elevate consentano ad alcune aziende di pagare aliquote fiscali effettive molto basse. I risultati evidenziano come l’introduzione di un’aliquota fiscale minima globale sugli utili delle grandi multinazionali concordata dal quadro inclusivo dell’Ocse/G20 creerebbe nuove opportunità per la mobilitazione delle risorse nazionali sia per le giurisdizioni ad alta tassazione che per quelle a bassa tassazione.

L’ultimo rapporto sulle statistiche sull’imposta societaria dell’OCSE e un nuovo documento di lavoro di accompagnamento, Effective Tax Rates of MNEs: New evidence on global low-taxed profit, rilevano infatti che circa il 37,1% (2.411 miliardi di dollari) degli utili netti globali (per un totale di 6.503 miliardi di dollari) sono tassati con tassi inferiori al 15%.

In contrasto con studi precedenti, che si erano concentrati sugli utili a bassa tassazione solo nelle giurisdizioni a bassa tassazione, il nuovo documento stima che le giurisdizioni ad alta tassazione – aliquote fiscali legali e medie superiori al 15% – rappresentano più della metà (56,8%) di tutti gli utili globali attualmente tassati al di sotto del 15%.

In pratica, anche nei paesi dove la tassazione è normalmente alta o molto alta, le multinazionali continuano a godere di una linea agevolata. Questo profitto nelle giurisdizioni ad alta tassazione esiste in tutti i gruppi di paesi, indipendentemente dal livello di reddito, con circa il 28% di tutti i profitti globali a bassa tassazione che si trovano in giurisdizioni a basso o medio reddito.

Disallineamento tra i profitti

Le giurisdizioni ad alta tassazione rappresentano addirittura più del 20% dei profitti a tassazione molto bassa, quelli con un ETR inferiore al 5%. Questi profitti a bassa tassazione in giurisdizioni con aliquote fiscali elevate, che sono probabilmente il risultato di incentivi fiscali e altre concessioni mirate, evidenziano il potenziale di aumento delle entrate dell’imposta minima globale, anche in giurisdizioni che in precedenza si pensava fossero ad alta tassazione.

Il rapporto mostra un continuo disallineamento tra i profitti delle multinazionali e l’attività economica reale nei mercati di tutto il mondo. Il valore medio dei ricavi delle multinazionali per dipendente negli hub di investimento è di 1.710mila dollari, rispetto ai 290mila dollari di tutte le altre giurisdizioni. Sebbene questi effetti possano riflettere alcune considerazioni commerciali, evidenza l’Ocse, probabilmente indicano anche l’esistenza di pratiche di erosione della base imponibile e trasferimento degli utili (BEPS), evidenziando ulteriormente l’importanza dell’attuazione dell’accordo fiscale globale”.

(Redazione/9coonne)

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