Gaza, l’allarme dell’Onu: “Si va verso malnutrizione e malattie”

Foto di hosny salah da Pixabay

MADRID. – Malnutrizione e malattie. Questo il futuro prossimo che si prospetta ai due milioni e trecentomila palestinesi che si sono ritrovati intrappolati nella Striscia di Gaza, divenuta un vero e proprio campo di battaglia per la nuova guerra tra Israele e Hamas.

L’ennesimo allarme viene questa volta dai responsabili del programma alimentare mondiale dell’Onu secondo i cui dati già prima del 7 ottobre un terzo della popolazione dell’enclave soffriva di “insicurezza alimentare”.

Al momento, secondo la stessa fonte, nella Striscia riuscirebbero a entrare dai 40 ai 50 camion al giorno, mentre per avere una copertura sufficiente di aiuti umanitari ne servirebbero almeno il doppio. Da parte sua, l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Volker Türk, ha lanciato un appello a Israele affinché adotti una serie di misure immediate per proteggere i palestinesi in Cisgiordania.

Le parole di Türk sono state pronunciate in seguito all’uccisione di 18 palestinesi e al ferimento di altri 20 nel corso di un raid di Tsahal a Jenin e nel suo campo profughi nella Cisgiordania occupata. Secondo Türk, almeno 176 palestinesi, tra cui 43 bambini e una donna, sarebbero stati uccisi in incidenti che hanno coinvolto le forze di sicurezza israeliane dal 7 ottobre. Almeno otto palestinesi sarebbero stati uccisi dai coloni israeliani.

Per Türk “è dovere di Israele garantire che tutti gli episodi di violenza siano indagati tempestivamente ed efficacemente e che alle vittime venga fornita un’assistenza efficace. La continua e diffusa impunità per tali violazioni è inaccettabile, pericolosa ed è in chiara violazione degli obblighi di Israele ai sensi del diritto internazionale sui diritti umani”.

(Redazione/9colonne)